Stampelle in aria e saltelli di gioia: la prima medaglia ¨¨ per Spinazzola
La coppa alzata al cielo? S¨¬, certo, ma non solo. Verso il cielo della notte di Londra qualcuno ha alzato anche le stampelle. Leonardo Spinazzola l’aveva promesso: far¨° tutto il possibile per venire a Wembley. E pazienza se ¨¨ successo da spettatore (privilegiato, certo, ma pur sempre spettatore) e non da giocatore. Leo era stato il pi¨´ coccolato in vigilia nel ritiro azzurro di Enfield, quartier generale del Tottenham. Era volato a Londra assieme ai compagni sul charter decollato da Firenze in mattinata e poi aveva assistito alla rifinitura, condividendo quindi tutto l’avvicinamento della truppa azzurra alla finale. Con un bel sorriso, nonostante la cattiva sorte che l’ha tolto di scena nei quarti contro il Belgio e lo costringer¨¤ a guardare da fuori per i prossimi sei mesi.
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Saltelli
¡ªStasera ha fatto festa grande anche lui e a un certo punto l’hanno dovuto frenare perch¨¦ si stava agitando troppo per essere uno che si ¨¨ appena operato al tendine d’Achille. Leo ¨¨ stato il primo a percorrere la passerella per farsi impreziosire il collo con la medaglia dei vincenti, e il primo a sistemarsi sulla pedana del trionfo. Quella dove capitan Bonucci ha alzato la coppa, quella dietro la quale sono partiti i giochi di luce e i milioni di coriandoli. L’abbiamo visto saltellare per il campo, pi¨´ per necessit¨¤ che per felicit¨¤ a dire il vero: la gamba operata (e fasciata) non pu¨° essere poggiata a terra, per¨° Leo stava usando le stampelle in un altro modo. Non per aiutarsi a camminare, ma per tenere il ritmo dei cori, vibrandole in aria e tenendosi in equilibrio sulla gamba buona. E poco male se ¨¨ stata una scena piuttosto buffa perch¨¦ questa ¨¨ stata la festa di tutti in casa azzurra. Anche di chi ha giocato meno e di chi ¨¨ stato tradito dalla sfortuna, ma alla fine ¨¨ stato ricompensato.
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