Il passato da giocatore, la gavetta, i successi juventini, il flop interista e poi la grande estate: cos¨¬ il viareggino sedusse tutti
Marcello Lippi, oggi 70 anni, con la Coppa del Mondo vinta a Berlino nel 2006. Afp
Scelse Grosso perch¨¦ era stato decisivo contro la Germania: gli era sembrato un segno del destino. Sentiva che quel Mondiale sarebbe stato suo e nessuno Zidane gliel’avrebbe mai tolto. Nella notte di Berlino, tutte le divisioni si dissolsero all’ultimo rigore: scomparvero Inter e Juve e calciopoli, e Marcello Lippi divent¨°, per sempre, l’allenatore degli italiani. Oggi compie settant’anni ma non vive di ricordi, ha continuato a lottare, anche a perdere come nel secondo ciclo azzurro ("ma le sconfitte sono utili come i successi, diamo il meglio nei momenti negativi, quando pensiamo “adesso ti faccio vedere io…”). In Cina ¨¨ diventato una leggenda e lo Stato l’ha strappato al Guangzhou per affidargli la Nazionale, dopo che aveva sollevato anche la Champions d’Asia. Marcello l’allenatore dei due mondi.
VIAREGGIOEra bello Marcello, "il pi¨´ bel prodotto di Viareggio dopo Stefania Sandrelli", come lo incoron¨° l'avvocato Agnelli. Pap¨¤ Salvatore rappresentante, poi pasticciere, mamma Adele sempre accanto, lui che da ragazzo fa anche l’elettricista visto che a scuola non gira. Ha in testa il calcio. Centrale difensivo, anzi libero, "un po’ lento", ammette, ma tecnico. Niente Nazionale, ma si vede che ¨¨ allenatore in campo: a 25 anni segue il primo corso e colleziona appunti. Giovanili Samp, Pontedera (tre partite tre k.o. per cominciare), Siena (primo esonero), Pistoiese, Carrarese, Cesena (debutto in A), Lucchese. Quindi l’Atalanta e il Napoli. In Italia, dopo il Trap juventino, la rivoluzione sacchiana al Milan: Lippi, come Capello, ¨¨ la terza via, con pi¨´ elasticit¨¤ tattica e personalit¨¤ da leader.
JUVENTUSLa Juve che riparte con la triade Agnelli-Giraudo-Moggi sceglie il toscano dai capelli brizzolati, vaga somiglianza con Paul Newman, e gli affida il rilancio. C’¨¨ Baggio, ma Lippi elabora una formula offensiva con il tridente nel quale Vialli, Ravanelli e Del Piero sono gli infaticabili precursori della ?doppia fase?. Un ciclo straordinario di quattro anni e mezzo nei quali, pur rivoluzionando periodicamente la squadra, l’albo d’oro si arricchisce di tre scudetti e di una Champions nel ’96 contro l’Ajax (pi¨´ Supercoppa e Intercontinentale). In quattro stagioni sono quattro finali, tre per¨° perse. Una in Coppa Uefa nel ’95 (Parma), le altre due in Champions (Borussia ’97, Real Madrid ’98). Poi qualcosa si rompe e, dopo un brutto k.o. con il Parma, Lippi d¨¤ le dimissioni. Seguir¨¤ l’Inter, dove il passato juventino non aiuta, un anno e spiccioli, quindi il ritorno a Torino. Altre tre stagioni, due scudetti e la finale di Champions 2003, persa ai rigori con il Milan.
ITALIAQuei bianconeri che ha abbandonato Lippi li ritrova in Nazionale. All’indomani del flop a Euro 2004, ¨¨ lui il nome sul quale punta Carraro. Si presenta cos¨¬ alla Gazzetta: "Sono qui per vincere il Mondiale". Promessa mantenuta. Lippi ha costruito una squadra forte, di personalit¨¤, che non perde mai (25 risultati utili di fila). Calciopoli, alla vigilia, cementa il gruppo. Un calendario non complicato spiana la strada verso Berlino. Questo ¨¨ uno dei Mondiali vinti (anche) dalla panchina, come per Bearzot. Il capolavoro tattico e psicologico ¨¨ la semifinale con la Germania, le quattro punte nei supplementari "perch¨¦ la nostra difesa era superiore e potevo permettermelo". Se ne andr¨¤ subito dopo, per le accuse personali e al figlio Davide ("tutto chiarito in maniera esemplare"), ma torner¨¤ nel 2008: solo che il Sudafrica ¨¨ meno dolce della Germania, la Nazionale un po’ decadente.
CINASi dimette e nel 2012 accetta l’offerta del Guangzhou: ristruttura il club, tre "scudetti", la Champions. Lascia perch¨¦ ha voglia di Italia. Durante l’Euro 2016 tratta con la Figc per diventare d.t.: ma in via Allegri scoprono che ¨¨ in conflitto d’interessi perch¨¦ il figlio ¨¨ un agente. Sbatte la porta e accetta la nuova offerta del Guangzhou che per¨° – su "ordine" del governo di Pechino – si trasforma in un ruolo da c.t.. L’Italia si fa sfuggire la Russia: "Ma in 88 anni di Mondiale abbiamo vinto quattro volte, meglio solo il Brasile, con una finale persa ai rigori. Sarebbe bastato un niente per essere noi i primi. E non c’¨¨ momento migliore per ripartire, con tanti giovani che crescono e rispetto al passato sono titolari nei club". Intanto sfiora il Mondiale e programma quello del 2022 perch¨¦, come ha detto a la Repubblica, non conta la carta d’identit¨¤ ma quello che ti senti e che fai. Settant’anni Lippi? Ma va’.
Fabio Licari
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