Con Prandelli tutto cambia
ma il blocco-Juve è rimasto

Stasera debutta a Londra la nuova Italia: nel gruppo ci sono 9 novità, 8 reduci dal Mondiale e un solo campione del Mondo (De Rossi), col tridente Cassano-Balotelli-Amauri che catalizza le attenzioni. Ma l'asse portante del gruppo è bianconero (6) come da tradizione

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Da sinistra: Amauri, Cassano e Balotelli. Reuters

LONDRA (Inghilterra), 10 agosto 2010 - Prandelli ha rivoluzionato l’Italia. Sono nove gli azzurri alla prima convocazione disponibili per l’amichevole di stasera (ore 20.45 italiane, all’Upton Park di Londra, la casa del West Ham) contro la Costa d’Avorio, compresi nomi che fanno rumore come quelli di Balotelli e Amauri, che scenderanno in campo da titolari. E poi c’è il ritorno in Nazionale di Cassano, di soltanto 8 (dopo il forfeit di Marchetti, sostituito da Mirante) reduci dal Mondiale in Sudafrica, e addirittura, di un solo campione del mondo in Germania, De Rossi. Eppure c’è almeno un elemento di continuità nella rivoluzione prandelliana: il gruppo Juve. Cambiato, diverso, ma sempre - come con Lippi - asse portante della Nazionale.

I NUMERI — Prandelli ha convocato sei juventini. Ricordate quanti ce n’erano in Sudafrica? Proprio sei. Prandelli stasera farà giocare dall’inizio, lo ha fatto capire ieri pomeriggio a Coverciano, cinque juventini. Se andate a rileggervi le formazioni della partita inaugurale del Mondiale dell’Italia, contro il Paraguay, a Cape Town in campo dal 1’ c’erano, per l’appunto, cinque juventini (il sesto azzurro reduce da una stagione con la Vecchia Signora, Camoranesi, entrò a partita in corso). Quindi, pur nel cambiamento, dettato alla ricerca della qualità che ci è mancata in Africa e secondo il nuovo c.t. non dovrà mancare nelle imminenti qualificazioni a Euro 2012 (si parte il 3 settembre a Tallin contro l’Estonia), una certezza immutata è rappresentata dal comune attingere in casa Juventus - club che punta forte sui giocatori di casa nostra - di Lippi e Prandelli.

Prandelli con lo juventino Amauri. Ap

GLI INTERPRETI — La nuova Italia ha la retroguardia a tinte bianconere. A destra Motta, in mezzo Bonucci e Chiellini. Tutti giovani: il più esperto è il Chiello, che il 14 agosto compirà 26 anni. C’è di più. Prandelli in porta aspetta con impazienza di rivedere la sagoma lunga di Buffon, che quando rientrerà dall’infortunio sarà titolare e colonna azzurra. Evita l’en plein, in prospettiva, il curioso caso del terzino sinistro, una sorta di maledizione bianconera. Stasera gioca Cristian Molinaro, un presente a Stoccarda, un passato, manco a dirlo, alla Juve. Sì, perché l’esterno basso titolare, su questa corsia, sembra sfuggire sempre per un soffio ai colori bianconeri. Nel passato recente il padrone di fascia era Grosso, che, dopo che è stato acquistato dalla Juve, ha però progressivamente perso il posto, fino a rimanere fuori dalla lista Mondiale. Chi lo ha sostituito? Criscito, ex Juve. Che si è però preso una maglia da titolare da esterno sinistro del Genoa. Ora che è acciaccato, spazio a Molinaro, ex bianconero pure lui. A centrocampo, alto a destra, giocherà un nuovo acquisto della Juve, Pepe, mentre in attacco è il turno di Amauri. La somma fa cinque, appunto, più Marchisio di rincorsa: partirà dalla panchina. In Sudafrica i protagonisti iniziali azzurri erano: in porta Buffon, in difesa Cannavaro e Chiellini, a centrocampo Marchisio, davanti Iaquinta (reduce da un infortunio, adesso). In panca Camoranesi. Dunque, Prandelli ha cambiato gli uomini (nel frattempo Bonucci e Pepe sono diventati bianconeri), abbassando l’età media. Ma è sempre ItalJuve.