L’ex commissario tecnico non usa mezzi termini nei confronti della punta azzurra. E attacca anche la Federcalcio: “Si cerca il potere, non il progetto, questo ¨¨ il problema”
Mario Balotelli, 28 anni, in campo contro la Polonia. Lapresse
Sacchi in tackle su Balotelli. Dopo la prestazione di ieri in occasione del pareggio contro la Polonia, l’ex ct della Nazionale non usa mezzi termini nei confronti dell’attaccante del Nizza: “Gli direi che si gioca di squadra. Bisogna avere poche idee ma chiare” ha affermato ai microfoni di Radio Deejay “il calcio ¨¨ uno sport collettivo e l’intelligenza conta pi¨´ dei piedi. Quindi, per prima cosa sceglierei giocatori che abbiano intelligenza. Serve generosit¨¤, passione, professionalit¨¤. Tutti hanno la macchina, ma per farla muovere serve la benzina. E nel calcio la benzina ¨¨ l’intelligenza, la passione, la professionalit¨¤. Ecco, diciamo che basta lo spirito di squadra: gi¨¤ quello ti fa essere una persona degna”.
UNDER 21 —
A proposito dell’allarme lanciato dal commissario tecnico Roberto Mancini, che ha reclamato pi¨´ spazio per i giovani italiani, Sacchi ¨¨ stato netto anche sull’Under 21, battuta 3-0 dalla Slovacchia: “I giocatori dell’Under hanno avuto un atteggiamento vergognoso. Sono stati presuntuosi e arroganti. Spesso nel calcio i veri nemici non sono gli avversari, siamo noi stessi?. L’ex commissario tecnico ha aggiunto: “Questo ¨¨ un Paese in cui pur di vincere si venderebbe l’anima al diavolo: non si fa differenza tra una vittoria meritata e una poco meritata. E invece quella poco meritata porta poco futuro dentro di s¨¦?.
FEDERAZIONE —
Infine una stoccata alla Federcalcio, per via della mancanza di un progetto a lungo termine: “La federazione, con le sue idee e la sua visione, conta pi¨´ della squadra e dell’allenatore, come la squadra conta pi¨´ del singolo. Invece questo ¨¨ un Paese in cui il singolo conta di pi¨´: e la Federazione non impone regole perch¨¦ si cerca il potere pi¨´ che un progetto utile al calcio. Cerchi di non farti mai nemici, accontenti tutti cos¨¬ non accontenti mai nessuno. Al nostro calcio manca l’orgoglio: oggi fare il ct della nazionale ¨¨ ancora pi¨´ difficile”.
Gasport
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