Mancini: “Immobile? Spesso chi ¨¨ pi¨´ criticato si rivela decisivo...”

Ora che anche il primo vero crash test – contro il Belgio numero uno della classifica mondiale – ¨¨ stato superato con il massimo dei voti, ci si potrebbe dedicare pure alle rivincite. Contro quella Spagna che negli ultimi nove anni abbiamo superato soltanto una volta (Europei 2016) e da cui abbiamo ricevuto dolorose lezioni di pallone. Si potrebbe, appunto. Ma non ¨¨ questo lo spirito che anima il progetto di Roberto Mancini. L’unica rivincita forse potrebbe essere nei confronti di coloro che non avevano fiducia in un gruppo al quale lui invece ha creduto a occhi chiusi sin dal primo momento in cui l’ha preso in mano. E forse non c’¨¨ nemmeno questa rivalsa. Mancini tira dritto perch¨¦ quello azzurro ¨¨ un percorso che parla da solo gi¨¤ da diverso tempo. E la soddisfazione di aver aiutato il Paese a sperare, gioire e tornare a essere orgogliosi di questa maglia, non ha prezzo.

Tensione

Un orgoglio che sta portando molte persone a vedere la Nazionale gi¨¤ in finale, alimentato dall’entusiasmo dei risultati e delle prestazioni. Un clima inedito, in effetti, che porta Mancini a rispondere cos¨¬: “Speriamo che per una volta ci azzecchiate... Ma sappiamo che non sar¨¤ cos¨¬ semplice. Loro sono una grande squadra. Se noi e la Spagna siamo arrivati qui, ¨¨ perch¨¦ ce lo siamo meritati. Le percentuali sono a met¨¤”. Gli chiedono di quanta tensione abbia in corpo. L’espressione del viso ¨¨ sempre la stessa, forse a tradirlo sono le mani, con le dita che tamburellano nervosamente sul tavolo in attesa delle domande. “Quando si arriva vicino alla partita, la tensione c’¨¨. Prima no, perch¨¦ ci si deve preparare bene e cercare di essere freddi. E comunque la tensione ¨¨ il bello di queste partite”. Ieri a distrarre un po’ la truppa azzurra dalle riflessioni spagnole ci ha pensato la Nazionale del basket, che ha strappato il biglietto per l’Olimpiade e con cui Mancini si ¨¨ complimentato sui social. Congratulazioni bissate oggi: “Abbiamo esultato con loro, sono stati straordinari. Una partita che rester¨¤ memorabile per molti anni”.

Ricambio

Sentendo queste parole ovviamente viene subito in mente la sfida di domani, con il desiderio di vivere una serata altrettanto memorabile. “Sar¨¤ una partita difficile come ¨¨ stata quella col Belgio. Per¨° la Spagna ¨¨ diversa dal Belgio, quindi occorre prepararla in modo diverso. Loro sono una squadra straordinaria, da anni, anche se hanno avuto un ricambio generazionale. Sono giocatori bravissimi, con un allenatore in gamba. Luis Enrique ¨¨ un allenatore bravissimo, e non perch¨¦ ha vinto la Champions. Ma perch¨¦ le sue squadre giocano bene a calcio, e questo ¨¨ fondamentale. E’ qualcosa che dimostra la bravura di un tecnico”.

Fratello Gianluca

Nel gruppo azzurra la bravura ¨¨ condivisa. Perch¨¦ c’¨¨ comunione di intenti e visione condivisa. E se poi si riesce ad andare oltre il rapporto di lavoro, ¨¨ ancora meglio. “Quando c’¨¨ un buon rapporto con tutti ci sono condizioni ottimali per lavorare. Siamo stati molto bene e vogliamo stare bene fino alla fine. Quindi domani occorre una grande partita. Il mio rapporto con Vialli? Siamo praticamente cresciuti insieme. E’ come avere un fratello, qualcosa che va al di l¨¤ dell’amicizia. Lui poi ¨¨ anche un po’ anziano, quindi lo ascoltiamo volentieri quando parla...”, sorride Mancini. Per poi farsi nuovamente serio. Prima per difendere Immobile dalle critiche: “Ciro ha ancora la Scarpa d’oro se non sbaglio... E’ tra chi ha segnato di pi¨´ negli ultimi anni. In un Europeo o un Mondiale accade spesso che il pi¨´ criticato sia quello che poi risolve la partita o il torneo. Siamo abbastanza tranquilli in questo senso”. Poi l’amarezza per la situazione ambientale e logistica: “E’ ingiusto che non ci siano tifosi da Italia e Spagna e che lo stadio non sia diviso a met¨¤ fra italiani e spagnoli”.