Anche il c.t. vuole la tecnologia
"È un deterrente alla violenza"

Prandelli si schiera con la Gazzetta a favore della moviola in campo: "Permetterebbe di abbassare i toni dopo le gare e sarebbe anche molto più spettacolare. Una soluzione fantastica per consentire a famiglie e bambini di andare allo stadio e vivere con serenità un evento unico"

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Cesare Prandelli, 52 anni, nuovo c.t. azzurro. Ap

ROMA, 1 luglio 2010 - Anche Cesare Prandelli si schiera accanto alla Gazzetta dello Sport per convincere il presidente della Fifa Sepp Blatter a rivedere la sua posizione e permettere l'ingresso della tecnologia nel mondo del calcio. Il nuovo commissario tecnico della Nazionale, però, non ne fa solo una questione di torti arbitrali. Quello che preoccupa Prandelli non sembra essere tanto il gol di Tevez in fuorigioco o la palla di Lampard dentro di un metro. Prandelli ne fa un discorso di crescita a livello morale, ne parla come un mezzo per restituire al calcio la sua dignità di spettacolo per tutti.

utile e spettacolare — "Sono favorevole alla tecnologia - dice durante la sua prima conferenza stampa da c.t. - per un semplice motivo: secondo me sarebbe un ottimo deterrente per la violenza". Moviola antiviolenza, dunque. Ecco perché. "Avremmo modo di abbassare i toni dopo le gare e forse sarebbe anche molto più spettacolare rivedere certe azioni durante le partite". In pratica, i malumori del dopogara per quel rosso troppo severo quel rigore non dato non ci sarebbero più. Tutto verrebbe risolto, guardando le immagini, durante i novanta minuti.

garanzia per le famiglie — Spiega ancora Prandelli: "È chiaro che ci siano tante difficoltà per realizzare questo tipo di proposte, ma sarebbe per me una soluzione fantastica. Permetterebbe di creare lo spirito giusto per consentire alle famiglie e ai bambini di andare allo stadio e vivere con serenità un evento che resta unico".