La gestione Soncin inizia bene: l'Italia vince in Svizzera

Energie positive, quelle che servivano: la nuova Italia di Andrea Soncin inizia con un successo la sua Nations League, passando in Svizzera contro l’avversaria più giocabile del girone (che comunque, però, al Mondiale è arrivata agli ottavi). Decisivo a metà secondo tempo il sinistro preciso di Arianna Caruso, centrocampista della Juventus che in Nazionale viaggia a un ritmo da bomber (13 gol, uno ogni tre partite giocate). Il nuovo c.t. ha avuto a disposizione solo quattro giorni di allenamenti a Coverciano, troppo pochi per parlare di una sua impronta riconoscibile. Allo stesso tempo, però, ha saputo mettere in campo un’Italia ordinata e coraggiosa nel cercare sempre di prendersi il pallone nella metà campo avversaria. A dirla tutta, ci ha sorriso anche la buona sorte: nell’assalto finale, la Svizzera ha colpito addirittura un doppio palo con la scatenata Pilgrim (con tanto di pallone danzante sulla linea di porta). Brivido che non ha intaccato una serata di gioia, sui titoli di coda di un’estate decisamente dimenticabile. Soncin, intanto, prende subito due scie favorevoli: per la sesta volta di fila l’Italia vince alla prima con un nuovo commissario tecnico, ma questo successo arriva anche nello stesso stadio in cui era iniziata l’avventura azzurra di Roberto Mancini. All’Arena St. Gallen, nel 2018, il c.t. campione d’Europa debuttò in azzurro contro l’Arabia Saudita.

le scelte

Il primo 11 della nuova era è un 4-4-2 fluido, con tre sostanziali novità rispetto al Mondiale: si rivede in porta Laura Giuliani, ma soprattutto si riprendono una maglia da titolare due grandi escluse nelle ultime scelte di Milena Bertolini. C’è spazio infatti per il duo dell’Everton: Martina Piemonte fa coppia in avanti con Giacinti, mentre Aurora Galli (mezzala di ruolo) fa l’esterno tattico a sinistra consentendo l’evoluzione in 4-3-3 quando Cantore dall’altra parte si allinea con le attaccanti. Partono dalla panchina sia le giovani Dragoni e Beccari, sia le veterane Girelli e Gama, quest’ultima di nuovo nel gruppo dopo le polemiche estive.

LA CHIAVE

Soncin, insieme alla vice Viviana Schiavi, ha invitato le sue giocatrici a correre in avanti – senza strafare, perché non è un momento della stagione in cui le gambe girano a mille – e a dare ampiezza, trovandosi ad affrontare due linee sempre strette. Il gol arriva proprio così, con il cross di Cantore da destra che innesca una carambola nei 16 metri svizzeri: nella situazione di confusione, Caruso è freddissima a prendere la mira con un sinistro a giro che non dà scampo a Peng. E’ il 64’ e l’Italia si ritrova al comando dopo due terzi di partita vissuti senza grandi emozioni. Fisiologicamente, è anche il momento in cui aumenta la sofferenza. Al netto del doppio legno scheggiato da Pilgrim e di un mezzo pasticcio sfiorato tra Linari e Giuliani, la capacità di stringere i denti nell'assedio finale si trasforma in gioia. Martedì a Castel di Sangro arriverà la più impegnativa Svezia, battuta nel frattempo dalla Spagna (3-2). Le campionesse del mondo, sul campo, si dimostrano feroci e non si fanno distrarre da tutto ciò che le coinvolge fuori.