Italia, il tris alla Svizzera vale la conferma nella Lega A di Nations League

Giugliano, Salvai e Caruso firmano il 3-0 delle azzurre al Tardini. Il c.t. Soncin: "Ci ho creduto sin da quando ho incontrato per la prima volta queste ragazze"

Finisce in trionfo: l’Italia batte nettamente la Svizzera al Tardini (3-0, Giugliano, Salvai e Caruso) conquistando così la permanenza diretta nella Lega A di Nations League. Un risultato di alto profilo per il c.t. Andrea Soncin e per il suo gruppo, in un girone che conteneva al suo interno la Spagna regina dell’ultimo Mondiale e la Svezia che comanda il ranking Fifa. Le azzurre si mettono dietro proprio le svedesi, ribaltate a Malaga (da 1-3 a 5-3) dall’orgoglio delle campionesse del mondo, che hanno rifiutato l’ipotesi di perdere un’altra volta in casa come accaduto con l’Italia. Se la Nations League – dopo i disastri di Europeo e Mondiale – era iniziata esplicitamente senza obiettivi di classifica, si è rivelata una possibile pietra miliare su cui costruire il futuro. Ai primi passi mossi in un mondo nuovo, quello del calcio femminile, Andrea Soncin non ha sbagliato una mossa. Merito che va riconosciuto a lui e a chi lo ha scelto. “Ci ho creduto sin da quando ho incontrato per la prima volta queste ragazze – le parole a caldo del commissario tecnico, alla Rai –, con questo gruppo si è creato uno scambio di emozioni continuo, legami forti che vengono prima di ogni discorso tecnico e tattico. Non è calcio femminile, è calcio, con le sensazioni uniche che regala la maglia azzurra”.?

TRIS D’AUTORITA’

Sul campo l’Italia in questo momento è più forte della Svizzera e non fa fatica a dimostrarlo (la sconfitta col modesto Sudafrica, di pochi mesi fa, sembra lontana anni luce). Rispetto al trionfo di Pontevedra, Soncin cambia tre protagoniste (dentro Salvai – prima da titolare col nuovo c.t. – Greggi e Cantore) e torna al 4-3-3. Nella prima mezz’ora Giuliani si fa notare per una doppia parata nella stessa azione, ma poi l’Italia – che spinge meglio sulla catena di destra – la sblocca proprio da quella parte: Caruso lancia Cantore che fa partire un cross perfetto, Giugliano si inventa centravanti e gira in porta uno splendido destro al volo. Da centrocampista di ruolo, la romanista – che esulta come Dybala, suo idolo – sta producendo in questa fase della stagione un fatturato da attaccante aggiunta: 6 gol segnati nelle ultime 8 partite, tra campionato, Champions League e Nazionale. Incontenibile. A inizio ripresa, lo sviluppo di uno schema da calcio d’angolo fa raddoppiare le azzurre: Herzog respinge il primo colpo di testa di Cambiaghi, che sulla ribattuta serve l’assist a Salvai. La centrale della Juve si fa così il regalo più bello per i 30 anni, festeggiati lo scorso 2 dicembre proprio nel ritiro azzurro con una cena offerta alle compagne. Sul 2-0 la subentrata Pilgrim ha un paio di occasioni per dimezzare lo svantaggio (le dice di no anche un salvataggio di Salvai), ma poi è Caruso a chiudere i conti all’85’ su assist della scatenata Cantore, che con le sue sgasate ha fatto venire gli incubi alle svizzere. L’Italia resta così nella fascia più prestigiosa della Nations League e avrà un accesso agevolato alle qualificazioni all’Europeo, mentre la Svezia lunedì a Nyon conoscerà dal sorteggio l’avversaria del playout per non retrocedere in Lega B. A capovolgere le gerarchie, la nuova, bella ed emozionante Italia di Andrea Soncin.

il commento di gravina

“Le azzurre sono state straordinarie – il commento del presidente Figc Gabriele Gravina - Il secondo posto in un girone durissimo con Spagna, Svezia e Svizzera rappresenta qualcosa di più di una tappa nel percorso di ricostruzione della Nazionale femminile iniziato dopo l’estate con grande merito del c.t.. Complimenti alle ragazze e a tutti lo staff per il traguardo prestigioso, che ci consente di preparare le qualificazioni al campionato europeo con grande fiducia”.