Con un successo nei quarti di Nations League gli azzurri finirebbero nel girone A, alla portata, e non in quello dove la Norvegia di Haaland fa paura
E cos¨¬, con un po¡¯ di trepidazione e un pizzico di scaramanzia, la delegazione azzurra ha seguito il sorteggio per le qualificazioni ai prossimi Mondiali. Preoccupazione dovuta ai precedenti delle ultime due edizioni, in cui siamo - si pu¨° dire incredibilmente? - rimasti fuori. Ora si tratta, per¨°, di ripartire con la fiducia che merita la nostra storia. Guardando anche alla sfida con la Germania di marzo che decider¨¤ quale strada imboccheremo, in quale girone finiremo. Ed ¨¨ un sollievo sapere che almeno nella partita d¡¯andata, a Milano, tra i nostri avversari non ci sar¨¤ Wirtz, la stella indiscussa. Squalificato, sar¨¤ infatti costretto a stare in tribuna e anche di questo bisogner¨¤ approfittare. Perch¨¦ esiste una Germania con Wirtz e una Germania senza Wirtz, tanto ¨¨ il suo peso tecnico all¡¯interno del gruppo. E perch¨¦ al di l¨¤ delle parole di Spalletti, che diplomaticamente ci ha fatto sapere di non voler fare calcoli e di non pensare al bivio che ci troveremo di fronte, cambier¨¤ abbastanza in caso di vittoria o di sconfitta con i tedeschi.?
il gruppo A?
¡ª ?Nel primo caso infatti finiremo in un gruppo molto pi¨´ comodo, contro Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo. La Slovacchia, prima avversaria, ¨¨ allenata da Calzona - che Spalletti conosce benissimo, avendolo avuto nel suo staff - e soprattutto pu¨° contare su Lobotka (che il Ct conosce ancora meglio e con cui ha diviso lo scudetto di Napoli) e Skriniar. Giocatori di tutto riguardo, che sanno tutto di noi per aver frequentato da protagonisti il campionato italiano, ma complessivamente - con tutti gli scongiuri del caso - gli azzurri sembrano decisamente pi¨´ forti. Peggio andrebbe in caso di sconfitta a marzo con la Germania. Perch¨¦, in questo caso, ci toccherebbero tre rivali diciamo cos¨¬ di potenziale trasferimento - come Israele, Estonia e Moldavia - ma dovremmo vedercela contro la Norvegia di Haaland. Cio¨¨ di un centravanti di appena 24 anni che viaggia in nazionale alla media di un gol a partita e solo a nominarlo incute se non paura comunque un grande rispetto, per quello che ha saputo gi¨¤ fare nella sua giovane carriera. E accanto a lui, anzi intorno a lui, si muove una squadra di ottimi valori e di grandi prospettive, essendo una delle Nazionali con i maggiori margini di crescita. Sorloth e Nusa completano infatti una prima linea di assoluto livello e da cui, nel caso, bisogna guardarsi con grande attenzione, perch¨¦ non sai mai da dove possono arrivare i potenziali pericoli. Insomma, battere la Germania diventa molto, molto, importante per guardare con ottimismo ai Mondiali. Anche se, parliamoci chiaro, l¡¯Italia del calcio ha gi¨¤ dato in termini di delusioni negli ultimi anni. E stavolta non si deve e non si pu¨° proprio sbagliare.
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