Il centrocampista risponde alle polemiche della stampa francese: "Il mio stile di vita non ¨¨ quello che dipingono". E assicura: "Sono tornato al 100%"
Marco Verratti. Afp
Il problema agli adduttori "che ¨¨ risolto e finalmente sono tornato al 100%", la polemica con la stampa francese "che mi dipinge per quello che non sono", il tecnico Tuchel "che ricorda Carlo Ancelotti" e il tridente del Cavani-Neymar-Mbapp¨¦ "che ¨¨ tra i migliori al mondo". Marco Verratti si racconta a tutto tondo in un'intervista a Le Parisien partendo proprio dai guai fisici che lo hanno tormentato negli ultimi 2 anni e che sembrano ormai un lontano ricordo: "Ora sono al 100% - assicura il centrocampista italiano -. La scorsa stagione ho giocato tante partite nonostante il dolore, ma adesso sto bene e ho risolto ogni problema con i miei adduttori. Prima di essere operato abbiamo fatto di tutto per evitare l'intervento chirurgico, ma cos¨¬ ho saltato molte partite importanti: ecco perch¨¦ abbiamo deciso di ricorrere all'operazione, non c'era altro modo".
la polemica —
Verratti finalmente ¨¨ pronto per vivere una stagione da protagonista col Psg, ma prima ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe con la stampa francese che non sempre ha un'idea corretta di lui: "Il mio stile di vita non ¨¨ quello che dicono, amo stare con la mia famiglia e non esco ogni notte anche perch¨¦ altrimenti mia moglie mi caccia. Ogni mattina i miei figli si svegliano alle 7 per andare a scuola, la mia vita ¨¨ tranquilla". Verratti ha poi parlato di Tuchel e confermato che con lui sono proibiti "bevande e sandwich. Ricordo che stavamo andando a Nizza in pullman, ho chiesto una coca cola che non ¨¨ mai arrivata. Mi piace il suo modo di lavorare, sono abituato agli allenamenti tattici perch¨¦ sono cresciuto nel calcio italiano e con lui studiamo tanti sistemi di gioco, pu¨° essere utile e importante in chiave Champions. ? un allenatore che ama il suo lavoro e che legge molto bene le partite, ha tante qualit¨¤".
tuchel e tridente —
Il tedesco piace a Verratti e a tutto lo spogliatoio: "Ricorda un po' Carlo Ancelotti - rivela il centrocampista -. Perch¨¦ ama stare vicino ai giocatori, ¨¨ molto diretto, dice le cose in faccia anche quelle non bene, ¨¨ una brava persona e ti aiuta a dare tutto. Quest'anno ci capiamo bene con l'allenatore e il suo staff, mentre a volte con Emery era complicato, per¨° ogni tecnico ha il suo stile. La differenza ¨¨ che con Tuchel i rapporti umani sono diversi, in allenamento si vede una persona felice, lavoriamo seriamente, ma con il sorriso che con lui abbiamo ritrovato e questo aiuta molto. Se c'¨¨ da elogiare la squadra non ha problemi a farlo, se c'¨¨ qualcosa che non va lo dice apertamente, a volte lo fa davanti a tutto il gruppo, altre volte singolarmente. Con lui si parla molto, siamo in sintonia, ci divertiamo e i risultati arrivano". Primo anno a Parigi senza Thiago Motta che ha iniziato la carriera da allenatore nelle giovanili del Psg: "Un calciatore forte e intelligente, abbiamo perso un uomo molto importante e che difficilmente si pu¨° sostituire", dice ancora Verratti che per¨° si mostra entusiasta di giocare con un tridente del calibro di Neymar, Cavani e Mbapp¨¦ "? fantastico giocare con i migliori del mondo, sappiamo che dobbiamo solo metterli nelle condizioni migliori per farli esprimere al meglio, lo stanno facendo e spero continuino cos¨¬".
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