la rivelazione
Papin shock, minacce e paura a Marsiglia: "Vivo sotto scorta da tre settimane"
? una bandiera del Marsiglia, anche se finita un po' ai margini del nuovo corso. Jean Pierre Papin per¨° non ci sta pi¨´ e ieri ha alzato la voce per denunciare pressioni e interferenze sul suo lavoro di allenatore della squadra delle riserve. E anche le minacce personali che hanno spinto il club ad assegnarli una scorta. L'ex Pallone d'oro pretende insomma pi¨´ rispetto, dopo aver saltato cinque giorni di lavoro in segno di protesta.?
problema
¡ª ?Il problema comunque non ¨¨ legato a De Zerbi che va spesso a seguirne gli allenamenti. Per Papin c'¨¨ qualcuno di troppo, ossia il dirigente responsabile della sua squadra, Ali Zarrak: ¡°Io sono l'allenatore ¨C spiega l'ex bomber rossonero al quotidiano La Provence ¨C non posso accettare che questa persona scelga i miei cinque sostituti. Ogni volta che giocatori della prima squadra sono scesi da noi, con la necessit¨¤ di farli giocare, ho applicato le direttive. Ma tutto dovrebbe dipendere da questa persona. Io non ho bisogno di nessuno per discutere con De Zerbi o per parlare con il presidente Longoria, ma il problema con quella persona rimane¡±.?
minaccia
¡ª ?Papin infine rivela di vivere sotto scorta: ¡°Da tre settimane, ci sono tre auto di agenti di sicurezza privata davanti a casa mia, una cosa insopportabile. Un giorno sono stato abbordato da due tipi in moto che mi hanno detto che devo andarmene da Marsiglia. Non so se ci sia un legame con la situazione al club, non mi permetterei di dirlo o pensarlo, ma non posso accettare che si dica che non segua le richieste della societ¨¤, sapendo che in pi¨´ sto vivendo una situazione simile. Cos¨¬ non si pu¨° andare avanti. O rimango io o parte la persona in questione¡±. Tornato al club su richiesta del presidente Longoria, Papin inizialmente occupava un ruolo di consigliere e ambasciatore, oggi attribuito a Fabrizio Ravanelli. Il francese quindi aveva accettato di assumere la guida tecnica dei giovani, ma la scorsa stagione rimase deluso quando, dopo l'esonero di Gattuso, non gli fu affidata la prima squadra fino a fine campionato: ¡°Ma era soprattutto una questione di ambizione, sono soddisfatto del lavoro con i miei ragazzi¡±.
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