Bar?a, senti Laporta: “Koeman? Dovevo licenziarlo prima. Di Xavi non parlo...”
In attesa di Xavi Hernandez, ecco Sergi Barjuan. Il Barcellona mercoled¨¬ ha licenziato Ronald Koeman e domani gioca con l’Alaves. E marted¨¬ a Kiev con la Dinamo di Mircea Lucescu. Troppo poco tempo per strappare un allenatore a un’altra squadra, anche se il rapporto ¨¨ buono. Cos¨¬ mentre continua a trattare con Xavi e con l’Al-Sadd, il club qatariota che gli paga lo stipendio, Joan Laporta si ¨¨ seduto accanto a Sergi per presentare lui come tecnico ad interim e la sfida con l’Alaves di domani.
DECISIONE IN RITARDO
¡ªIl presidente si ¨¨ preso la scena, e pi¨´ che tiqui-taca ha fatto catenaccio. “Permettetemi che non parli di Xavi, per rispetto a lui e al club per il quale lavora”. Delle 25 domande arrivate a Laporta e Sergi 16 sono state per il presidente. Che ha ammesso di aver sbagliato con Koeman: “Si, ci ho pensato parecchio e probabilmente la decisione di licenziarlo andava presa prima. Per¨° ¨¨ un mito del club e si meritava la nostra fiducia, volevamo che recuperasse gli infortunati e ci provasse. Per¨° la situazione si ¨¨ fatta insostenibile e abbiamo dovuto prendere una decisione drastica”.
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IL RAPPORTO CON XAVI
¡ªLe domande su Xavi si sono ovviamente succedute, e Laporta si ¨¨ messo in difesa a spazzare. Con qualche difficolt¨¤. Perch¨¦ gli hanno ricordato che in febbraio, quando Xavi sembrava essere l’allenatore prescelto dal rivale di Laporta nel processo elettorale di marzo, Victor Font, Laporta aveva detto che “Xavi ha bisogno di fare pi¨´ esperienza prima di arrivare al Bar?a”. Oggi cos¨¬: “Io con Xavi ho sempre parlato. In campagna elettorale e anche dopo. Siamo amici, abbiamo condiviso grandi cose qui al Bar?a e ci sentiamo spesso. Non ho cambiato opinione su di lui. Lo conosco poco come allenatore ma le referenze che ho sono ottime”. E allora perch¨¦ non l’ha scelto quando in giugno aveva comunicato a Koeman che si prendeva 15 giorni per decidere se continuare con lui o meno, gli hanno chiesto. Laporta alle corde ha insistito sul tema della fiducia che si doveva dare a Koeman perch¨¦ aveva preso il club in un momento difficile e perch¨¦ ¨¨ un mito del barcellonismo. Schivando per¨° la risposta su Xavi.
I TEMPI
¡ªLaporta aveva da ridire su Xavi e non aveva gradito il suo avvicinamento a Victor Font, per¨° ora la situazione ¨¨ precipitata e le questioni personali vanno messe da parte. Per cui avanti con l’ex ‘cerebro’ del centrocampo del Bar?a di Guardiola, sperando che si possa ripetere il miracolo del Pep. “Non so quando potremo avere un nuovo allenatore, se la prossima settimana o dopo la pausa internazionale. Non abbiamo fretta. C’¨¨ Xavi e ci sono altre opzioni – ha detto Laporta. – Intanto per¨° abbiamo Sergi, sul quale contiamo senza riserve. Sar¨¤ in panchina domani e marted¨¬ a Kiev”.
IL RITORNO DELL’ALLEGRIA
¡ªSergi Barjuan, 9 anni in prima squadra e tanti di cantera da ragazzo e da allenatore, annuiva: “Non si possono cambiare tante cose in 24 ore, ma la mia idea ¨¨ che torni l’allegria”. Laporta ci crede: “Possiamo far bene in tutte le competizioni: il calcio non ¨¨ una scienza esatta, ha un fattore empirico che lo rende attrattivo e imprevedibile. In Liga siamo li. Il campionato ¨¨ apertissimo e ce la giochiamo. A cominciare da domani”. Per ora fiducia e ottimismo per combattere la depressione e il timore della normalizzazione. Poi si spera che Xavi faccia come Guardiola.
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