Trionfo degli uomini di Valverde: tripletta di Suarez e reti di Coutinho, Vidal e Marcelo
Luis Suarez. Epa
Anche senza Leo Messi e Cristiano Ronaldo il Classico resta un partidazo. Emozioni, gol, spettatori, tensione, gran gioco e disperazione. Quella del Madrid che ha perso 5-1 dopo aver fatto pena nella prima parte, essere arrivato a un passo dal pari a met¨¤ ripresa salvo poi crollare nel finale, travolto da una tripletta di Luis Suarez, il miglior amico di Messi a cui si chiedeva un passo in avanti in assenza di Leo. Luis ne ha fatti tre. Lopetegui debutta nel Classico prendendosi una manita che non far¨¤ che accelerare un esonero gi¨¤ redatto da settimane. Ora sembra davvero questione di ore.
L’ATTESA —
Addirittura 719 i giornalisti accreditati, 264 gli stranieri di 77 organi di stampa differenti. Un potenziale di 650 milioni di spettatori in giro per il mondo, 93.265 quelli presenti al Camp Nou che hanno partecipato, non senza qualche difficolt¨¤ grafica nonostante le ripetute istruzioni in varie lingue, alla creazione del doppio mosaico col tema ‘We Color Football’ prima dell’inizio. Anche Tiago, il figlio di Messi, ha la sua cartolina del mosaico: i due come contro l’Inter sono in prima fila, accanto alle panchine, quasi in campo.
LE FORMAZIONI —
Per il Bar?a gli stessi 11 che hanno battuto l’Inter mercoled¨¬, con Rafinha al posto di Messi. Per il Madrid Isco dietro a Bale e Benzema quindi ancora panchina per Asensio, Nacho terzino destro al posto di Carvajal infortunato e Vinicius, pupillo brasiliano del presidente Perez, sempre in tribuna.
L’AVVIO —
Si ¨¨ partiti col Bar?a all’attacco e la tendenza non ¨¨ pi¨´ cambiata. Superiorit¨¤ a centrocampo, pericolosit¨¤ offensiva, concentrazione, determinazione: tutto a favore del Bar?a. Madrid impacciato, confuso, spaesato. E sotto dopo 11 minuti: dall’inizio i catalani attaccavano sul fianco debole difeso da Nacho e ogni tanto anche da Bale, li Rakitic ha fatto correre il sempre disponibile Jordi Alba che dalla linea di fondo ha offerto il suo ‘pase de la muerte’ all’accorrente Coutinho, freddo nel metterla dentro.
IL RADDOPPIO —
Il Madrid ha sbandato ancor di pi¨´ e alla mezz’ora la Var ha permesso all’arbitro Sanchez Martinez di correggere il proprio errore fischiando un goffo e inutile rigore di Varane (gi¨¤ calamitoso col Levante) a Suarez, che poi ha battuto Courtois. Per il Madrid solo qualche conclusione dalla distanza, ma zero idee e difficolt¨¤ sempre pi¨´ evidenti col Barcellona che poteva segnare ancora.
LA RINASCITA —
Il Madrid ¨¨ ripartito con Lucas Vazquez al posto di Varane, acciaccato da un problema a un adduttore. Lo spagnolo va a fare la fascia, Nacho scala al centro dove si abbassa anche Casemiro per una nuova difesa a tre con Ramos. Il Madrid dato per morto come Lopetegui ha ritrovato subito un po’ di vita: discesa di Isco a destra, cross che Ter Stegen non ha intercettato e Marcelo a segno dopo aver saltato Piqu¨¦. Il brasiliano ha segnato 3 degli ultimi 4 gol del Madrid, due col destro.
I DUE PALI —
E un attimo dopo Modric ha colpito il palo con Ter Stegen battuto. Il Bar?a improvvisamente narcotizzato ha ritrovato un po’ di colore dopo un quarto d’ora, quando Suarez a sua volta ha preso il palo in acrobazia, servito da Sergi Roberto. Il nuovo sistema per¨° ha trasformato il Madrid, che ha avuto sulla testa di Benzema (cross di Lucas Vazquez) la palla del pareggio. Conclusione alta, e chiss¨¤ in quanti a Madrid hanno pensato a Ronaldo.
SUAREZ E LE SLIDING DOORS —
E indovinate come finisce? Un attimo dopo c’¨¨ un cross dalla parte opposta del campo, di Sergi Roberto. Luis Suarez ¨¨ a 13 metri dalla porta ma con una torsione impressionante del collo imprime alla palla potenza e precisione per il 3-1. Valverde aveva inserito Semedo, avanzando Sergi Roberto e il canterano ha offerto a Suarez anche il quarto gol, approfittando di un errore di Ramos. Per il Pistolero hat-trick con un tocco sotto perfetto per scavalcare Courtois. Nel finale la manita firmata da Arturo Vidal, solo a centro area per ricevere di testa il cross dalla sinistra di Demb¨¦l¨¦. Il Bar?a vola in testa e chiude alla grande il suo magico tour de force di 8 giorni: 4-2 al Siviglia, 2-0 all’Inter e 5-1 al Madrid.
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Filippo Maria Ricci
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