“Non ci sono motivi perch¨¦ io mi dimetta”. Josep Maria Bartomeu ha pronunciato questa frase ieri sera. Meno di 24 ore dopo, ha rassegnato le dimissioni chiudendo cos¨¬ un mandato iniziato con grandi risultati ratificati da un plebiscito nella seconda elezione, e finito malissimo. Dopo la giunta direttiva ordinaria di ieri Bartomeu era apparso in conferenza stampa difendendosi a oltranza ma con pessimi risultati.
LA RESA
Si chiude un'era: Bartomeu si dimette, svolta al Bar?a. E vince Messi
Con lui la Giunta in blocco. Il via libera al referendum per la mozione di censura alla dirigenza blaugrana ha chiuso la contesa. Dopo 7 anni finisce l'era del presidente
Referendum e dimissioni
¡ªStamattina la Generalitat, il governo catalano, per bocca della Protezione Civile locale aveva dato il via libera alla celebrazione del referendum indetto grazie alle quasi 20.000 firme raccolte per la Mozione di Censura alla dirigenza di Bartomeu. Referendum che Bartomeu ha tentato di evitare a tutti i costi, senza successo. E di fronte alla possibilit¨¤ di diventare il primo presidente nella centenaria storia blaugrana ad essere cacciato per volont¨¤ popolare, ha preferito mollare. Oggi non ¨¨ salito sull’aereo che ha portato la squadra a Torino e ha poi convocato per le 19 una giunta direttiva straordinaria, via Zoom. Al termine il governo blaugrana, gi¨¤ spaccato perch¨¦ erano in diversi i membri della giunta che ritenevano corretto farsi da parte, si ¨¨ dimesso in blocco. Le prossime elezioni si svolgeranno in un periodo tra 40 e 90 giorni.
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Sette anni di governo
¡ªSi chiude dunque il 26 ottobre 2020 la presidenza Bartomeu, iniziata il 23 gennaio del 2014 per le dimissioni di Sandro Rosell, travolto dal caso Neymar. Il 18 luglio del 2015, poche settimane dopo la conquista da parte del Bar?a guidato da Luis Enrique del secondo triplete, Bartomeu fu rieletto col 54% dei voti, la percentuale pi¨´ alta nella storia del club. Da allora il Bar?a non ha pi¨´ vinto la Champions ed ¨¨ inciampato in un problema dietro l’altro.
Annus horribilis
¡ªNel 2020 la situazione ¨¨ precipitata, dentro e fuori dal campo. Il licenziamento assurdo di Valverde, sostituito con Quique Setien dopo i no di Xavi e Koeman, il Bar?agate, con i giocatori spiati da una societ¨¤ pagata a caro prezzo dallo stesso club, la Liga lasciata al Madrid, l’8-2 dal Bayern, il burofax di Messi che chiede di andarsene, la Mozione di Censura. Un peso troppo grande. Ora Messi ¨¨ rimasto, Bartomeu va via.
Le parole
¡ªIn conferenza Bartomeu ha spiegato: "Son qui per comunicarvi le mie dimissioni e quelle del resto del comitato direttivo del Barcellona. ? una decisione ragionata, serena, condivisa e approvata da tutti i miei collaboratori. La posizioni dei nostri oppositori ¨¨ irresponsabile e incomprensibile". Poi, sulla situazione del club: "Abbiamo lasciato il club nelle mani dell'allenatore e speriamo che possa portare a termine i nostri obiettivi in mezzo a questa pandemia. Dopo l'eliminazione in Champions League la cosa pi¨´ semplice sarebbe stata andarsene, ma dovevano essere prese alcune decisioni importanti, il tutto nel bel mezzo di una crisi globale senza precedenti. Dovevamo ingaggiare un nuovo allenatore, difendere il rapporto con Messi, dovevamo ringiovanire la rosa. Una cosa che andava fatta prima, e di questo mi assumo la responsabilit¨¤. Abbiamo una solidit¨¤ indiscutibile, siamo i primi al mondo in termini di sponsorizzazione. Ora il processo di aggiustamento degli stipendi va completata dai nostri successori per evitare di finire in una situazione molto grave".
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