Il padre del neo-acquisto olandese rivela la chiamata dell'argentino per convincere il figlio a scegliere il Barcellona
Il Barcellona annuncia De Jong dall'Ajax, EPA
Altro che il sole, le palme e il glamour di Miami. Girona-Barcellona domani si giocher¨¤ nel freddo verde della collina di Montilivi, lo stadio della citt¨¤ catalana. Javier Tebas, presidente della Liga, aveva annunciato la scorsa estate che questa gara, altres¨¬ conosciuta come "derby dell’indipendenza", si sarebbe giocata in Florida, all’Hard Rock Stadium. Ci teneva tantissimo a vincere questa corsa all’esportazione del prodotto contro la Premier League. I protagonisti avevano accettato, Federazione e sindacato no e alla fine hanno vinto loro: certo ¨¨ che tra viaggio, fuso orario e impegni di Copa del Rey (il Girona gioca gioved¨¬ col Madrid e il Bar?a mercoled¨¬ col Siviglia) non sarebbe stato davvero facile pensare di vedere le due squadre catalane in campo a Miami. Tebas torner¨¤ all’attacco, ma per ora il progetto ¨¨ accantonato.
"Hola frenkie, sono leo" —
? andato all’attacco anche Valverde, che a una domanda su De Jong, se aveva chiamato il ragazzo, ha risposto facendo fischiare le orecchie a Guardiola e a Tuchel: “Io non telefono a un giocatore sotto contratto con un’altra squadra. ? un’azione che non rientra nei miei codici, non ho altro da aggiungere”. Lo stesso De Jong aveva rivelato che era stato contattato dagli allenatori di City e PSG. Valverde non avr¨¤ telefonato a Frenkie, per¨° l’ha fatto qualcun altro: il Bar?a aveva una tale paura di perdere il ragazzo dell’Ajax, preteso anche dai due colossi di propriet¨¤ araba che l’ha fatto contattare nientemeno che da Leo Messi. Lo ha rivelato il padre di Frenkie a una radio olandese: “La comunicazione non ¨¨ stata fluida, perch¨¦ Messi non parla inglese”. Per¨° evidentemente ha funzionato.
Filippo Maria Ricci
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