Real, Zidane verso l'addio. Perez, ¨¨ arrivata l'ora di Allegri?
Il 20 aprile scorso, nelle 48 convulse ore di vita della Superlega, Florentino Perez presentando nel circense caos del Chiringuito il progetto parl¨° anche del Real Madrid: "La squadra ha bisogno di un cambio – disse –. Ogni tot di tempo ogni cosa ha bisogno di un cambio. Abbiamo vinto tanto ed ¨¨ necessario smuovere l’ambiente per recuperare la speranza". Il presidente della Casa Blanca ha le idee chiare, il Real Madrid deve essere rinnovato. Pu¨° anche essere che Zizou sia d’accordo, per¨° ha un problema: l’enorme riconoscenza nei confronti dei suoi giocatori. Ragazzi che l’hanno aiutato a vincere tanto, ai quali il francese non dar¨¤ mai le spalle.
ADDIO SENZA PROBLEMI
¡ªE per questo ha deciso di andarsene. Per questo ha risposto con una parola, "Sicuro" a chi gli chiedeva se il Madrid pu¨° migliorare senza di lui. Per questo in febbraio ha alzato la voce chiedendo rispetto per un gruppo che ha coperto di gloria il Real. Zidane ¨¨ stufo di dover difendere i suoi da critiche interne ed esterne, queste in gran parte alimentate dall’interno. E siccome ¨¨ uno che ha sempre detto che la cosa migliore che gli ¨¨ capitata nella vita ¨¨ stato firmare col Madrid vent’anni fa, e non perde occasione di ringraziare il club e il presidente che lo prese a peso d’oro dalla Juventus, preferisce farsi da parte. "Non creer¨° problemi", ha detto qualche giorno fa. Tradotto: rinuncer¨¤ all’anno di contratto che gli resta. Lo fece da giocatore, quando si ritir¨°, lo fece nel 2018, quando piant¨° tutti in asso dopo la terza Champions. Non ¨¨ un problema di soldi, ma di sentimenti.
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SEPARAZIONE CONSENSUALE
¡ªSabato dopo la chiusura della Liga Zidane ha detto che in settimana parler¨¤ con Perez e chiarir¨¤ tutto ci¨° che concerne il futuro suo e del Madrid. L’incontro ¨¨ fissato per mercoled¨¬, e da l¨¬ ogni giorno ¨¨ buono perch¨¦ venga ufficializzata la separazione consensuale, per il bene di tutti. Le cose in questo senso sono chiare da tempo, visto che gi¨¤ quasi due mesi fa Florentino al suo circolo ristretto aveva confessato di aver preso "un ottimo allenatore". Tutti gli indizi portano a Max Allegri, con Raul che continuer¨¤ ad aspettare il suo turno allenando i ragazzi del Castilla, molti dei quali sono stati portati in prima squadra da Zidane in questa tribolata stagione. Lo stesso fa Xabi Alonso, che ¨¨ riuscito dove Raul ha fallito: portare in Segunda, la B spagnola, il “filial” della Real Sociedad. Il Sanse non arrivava cos¨¬ in alto da 60 anni. Prima o poi l’ex centrocampista torner¨¤ al Real Madrid. Ma c’¨¨ tempo.
IL TERZO TENTATIVO
¡ªPrima, salvo sorprese, dovrebbe essere il turno del terzo italiano nella storia degli allenatori del Madrid, dopo Capello e Ancelotti. Perez aveva gi¨¤ cercato Allegri nell’estate del 2018, quella del citato primo addio di Zidane. Max disse no, e spieg¨° le sue ragioni a Sky: "Pi¨´ che no al Madrid ho detto s¨¬ alla Juventus. Ho parlato con Florentino per¨° ho rifiutato la sua proposta perch¨¦ avevo gi¨¤ preso una decisione con la Juve e volevo rispettarla. Ringrazio comunque il presidente per l’opportunit¨¤". Perez apprezz¨° sincerit¨¤ e fedelt¨¤. Prese Lopetegui e lo scaric¨° rapidamente. Con Allegri ¨¨ tornato alla carica in tempi recenti, e stavolta ¨¨ stato Giovanni Galeone, ai microfoni di Radio Kiss Kiss, a spiegare le ragioni del secondo no dell’amico Max al Madrid: "Per motivi famigliari ha detto di no a grandi club, compreso il Real. Gli ho chiesto spiegazioni e mi ha detto che lui non ¨¨ un pagliaccio, non poteva accettare un’offerta dopo aver detto di no ad altri appena 10 giorni prima". In Spagna c’¨¨ un detto, “a la tercera va la vencida”. ? quello che ha in mente Perez. E stavolta Allegri non ha motivi per dire di no.
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