Dalle prime cinque Coppe dei campioni della storia, alla decima di Ancelotti e le tre di Zidane: ¨¨ il club numero 1
Il Real Madrid festeggia la sua tredicesima Coppa dei Campioni. LaPresse
U n dominatore si aggira per l’Europa. ? il Real Madrid di Florentino Perez, da 3 anni padrone incontrastato della Champions League. Un ritorno al passato per il calcio del vecchio continente, che proprio con la dinastia griffata Di Stefano e Gento ha inaugurato l’albo d’oro della sua pi¨´ importante competizione internazionale. In totale le vittorie delle "merengues" nel torneo sono 13 su 63 edizioni, pi¨´ del 20%, una media straordinaria, un record che rester¨¤ ineguagliato per chiss¨¤ quanti anni, considerando che la seconda in graduatoria, il Milan, ¨¨ a quota 7, seguito dal Bayern, dal Liverpool e dagli eterni rivali del Barcellona a 5. Il dominio planetario diventa ancora pi¨´ netto se consideriamo il totale dei trofei internazionali esposti in bacheca, ben 25 (ci sono anche 2 coppe Uefa, 4 Supercoppe europee, 3 Coppe Intercontinentali e 3 Mondiali per Club) che fanno del Real il club pi¨´ titolato a livello mondiale.
LA CINQUINA INIZIALE —
La tirannia della Casa Blanca si ¨¨ manifestata fin dagli albori della competizione. Cinque vittorie su altrettante edizioni, dalla prima del 1956 a quella del 1960, battendo in finale due volte lo Stade Reims (1956 e 1959), una volta la Fiorentina (1957), il Milan (1958) e l’Eintracht Francoforte (1960). ? il Real del presidente Santiago Bernabeu, di Gento e Di Stefano ma anche di Kopa, Rial e Santamaria e soprattutto di Puskas, arrivato nel 1958 dalla Honved a rinforzare ulteriormente una squadra gi¨¤ da leggenda. Dopo due k.o. in finale contro Benfica (1962) e Inter (1964), il ciclo del primo grande Real si chiude con la vittoria sul Partizan del 1966.
I GALACTICOS —
Per ritrovare i blancos in cima all’Europa dovranno passare 32 anni. Un digiuno lunghissimo nel quale il Real arriva vicino al trofeo soltanto nel 1981 (sconfitto in finale dal Liverpool) e interrotto nel 1998 dal successo di Amsterdam contro la Juve. Curiosamente, quel trofeo ¨¨ l’unico dei 13 portato a casa da un presidente (Sanz) diverso da Bernabeu e Florentino Perez. Nel 1999, infatti, con l’arrivo di Perez nasce il Real dei Galacticos, che con Casillas e Raul, Carlos, Figo e Zidane alzer¨¤ altre due volte la Coppa nel 2000 e nel 2002 portando il totale a 9.
LA DECIMA —
Chiuso nel 2006 il Florentino I, per il Real inizia l’attesa della "decima". La presidenza di Ramon Calderon non regala soddisfazioni a livello internazionale e nel 2009 Perez torna alla guida del club, la cui stella a livello nazionale e internazionale ¨¨ un po’ offuscata dall’ascesa del Barcellona di Messi. L’obiettivo dichiarato del Florentino bis ¨¨ di ripristinare quella gerarchia in casa e in Europa che a Madrid ritengono naturale. Non ¨¨ una rincorsa semplice, perch¨¦ neppure l’ingaggio nel 2010 di Jos¨¦ Mourinho, reduce dal triplete con l’Inter, basta a colmare il divario. Arriva una Liga, ma non l’agognata decima perch¨¦ nelle 3 stagioni del portoghese il Real esce sempre in semifinale.
IL POKER DAL 2014 —
La Champions, finalmente, arriva nel 2014 nella finale tutta madrilena contro l’Atletico. A portarla sono la saggezza e la serenit¨¤ di Carlo Ancelotti e l’infinita classe di Cristiano Ronaldo. Il resto ¨¨ storia recente, il tris consecutivo dal 2016 a quest’anno che in Europa non si vedeva dagli anni Settanta. Finita qua? Nemmeno per sogno. "La Fifa nel 2000 ci ha assegnato il titolo di miglior club del XX secolo — spiegava qualche mese fa Perez dopo aver raggiunto Bernabeu a 6 titoli — e noi da ora lavoriamo per ricevere lo stesso riconoscimento nel XXI". Un avvertimento, pi¨´ che una promessa.
Davide Longo
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