"Razzisti al Mestalla": e ora i soci del Valencia denunciano Ancelotti per il caso Vinicius

Oggi Carlo Ancelotti è tornato al lavoro, ha iniziato la sua quinta stagione al Real Madrid. E sempre oggi da Valencia gli è arrivata una notizia non esattamente piacevole: il tribunale locale ha ammesso la denuncia per ingiurie presentata nei suoi confronti dai piccoli azionisti del Valencia. Secondo l’Apavcf Ancelotti ha accusato l’intero stadio di Mestalla di essere razzista. Parliamo del famoso 21 maggio, data della partita tra Valencia e Real Madrid segnata dagli episodi di razzismo nei confronti di Vinicius e seguita poi da polemiche internazionali.

LA RETTIFICA?

Quel giorno Ancelotti in conferenza stampa aveva detto che tutto lo stadio aveva gridato ‘mono’, scimmia a Vinicius. La cosa aveva provocato una certa indignazione nel pubblico di Mestalla, che non ha ritenuto sufficienti le posteriori rettifiche e scuse di Carlo e ha deciso di denunciare il tecnico del Madrid. Per il momento l’iniziativa ha avuto successo. Ora il tribunale valenciano dovrà chiarire se ci sono gli estremi per l’accusa di un reato di ingiurie nei confronti dei tifosi del club di Mestalla.

ACCUSE FALSE

“Ancelotti ha definito razzista tutto uno stadio, quel giorno con 46.002 spettatori, di fronte alla stampa presente alla sua conferenza” hanno detto dall’Associazione dei piccoli azionisti. Secondo l’Apavcf si tratta di accuse false e tra l’altro dirette in maniera intenzionale con relativo grande danno d’immagine. Per questo i tifosi del Valencia hanno chiesto al giudice che porti a termine la sua indagine.