Dalla cantera alla Liga a 36 anni: Lisci debutta al timone del Levante
La prossima giornata di Liga vedr¨¤ raddoppiare il contingente di allenatori italiani in Liga. A Carlo Ancelotti si affiancher¨¤ Alessio Lisci, romano che il 4 novembre ha compiuto 36 anni. E al quale ¨¨ stata regalata, per almeno due partite, la panchina del Levante.
10 ANNI A VALENCIA
¡ªUn regalo meritatissimo, visto che Alessio lavora per il club di Valencia da 10 anni. In Italia ha giocato tra D e Promozione, sempre con una vocazione molto marcata: quella dell’allenatore. Dopo aver chiuso il ciclo universitario in scienze e tecniche di allenamento Lisci aveva cominciato a lavorare alla Lazio, tra pulcini ed esordienti. Nell’ambito del programma Leonardo aveva trovato una sistemazione, saltata per¨° all’improvviso: cos¨¬ scrisse a tutte le 'canteras' della Liga per sapere se avevano posto per lui, e ricevette due risposte: dall’Atletico Madrid, che gli offriva un impiego in una delle squadre giovanili che per et¨¤ giocavano ancora a 7, e dal Levante, che invece gli proponeva una collaborazione nel calcio a 11. Alessio part¨¬ per Valencia, ed ¨¨ ancora li. Per un paio d’anni si ¨¨ mantenuto facendo il rappresentante di prodotti alimentari italiani, e a un certo punto di questi 10 anni ¨¨ tornato a Roma, ma il legame con il Levante non si ¨¨ mai spezzato.
STOP E RITORNO
¡ªNel febbraio del 2016 il Levante aveva sollevato dall’incarico Miguel Angel Villafaina, per tutti ‘Villa’, storico allenatore della cantera ‘granota’, e il suo storico collaboratore, Lisci. Alessio mentre faceva da secondo a ‘Villa’ allenava altre squadre della cantera del Levante, con le quali ha vinto 3 titoli: con l’Alevin D nel suo primo anno, 2011-2012, con l’Infantil E nella stagione successiva, con l’Infantil C nel 2013-2014. Lisci era a Roma in cerca di una nuova strada quando fu richiamato a Valencia per guidare il Juvenil B. La squadra con cui nel 2017-2018 ha vinto la Liga, passando al Juvenil A con ottimi risultati tra cui una storica semifinale di Copa del Rey nel 2019. Nel dicembre del 2020 gli ¨¨ stato affidato il Levante Atletico, la seconda squadra del club, che ha salvato mantenendola nel quarto livello del calcio spagnolo e che stava allenando con profitto fino a luned¨¬.
MOMENTACCIO
¡ªAll’inizio di ottobre il Levante ha licenziato Paco Lopez, al club da 5 stagioni, e mentre arrivava il suo sostituto dalla Cina, Javier Pereira, Lisci ¨¨ stato chiamato a dirigere gli allenamenti della prima squadra. Pereira ha rimediato 3 punti su 30 ed ¨¨ saltato luned¨¬, insieme ai tre uomini che si occupano della segreteria tecnica del Levante.
DUE PARTITE
¡ªA quel punto il presidente Quico Catalan ha deciso di affidare a Lisci la prima squadra ad interim, per due partite. La sfida di Copa del Rey contro l’Huracan di Melilla e quella di domenica in Liga contro l’Osasuna. Il Levante ¨¨ l’unica squadra del campionato spagnolo a non aver ancora vinto, dopo 15 giornate. Ha appena 7 punti ed ¨¨ ovviamente ultimo, a -5 dalla salvezza. Si parla di un possibile ritorno di Paco Lopez, ma a Valencia sono in molti a pensare che se Alessio dovesse far bene in queste due partite potrebbe anche essere confermato fino a fine stagione.
OTTIMA FAMA
¡ªDi certo c’¨¨ che l’allenatore italiano gode di ottima fama: studioso, competente, applicato, lavoratore instancabile sono alcune delle qualit¨¤ che chi segue la cantera del Levante attribuisce ad Alessio Lisci. Che in questi anni in Spagna usando le posizioni riservate agli stranieri si ¨¨ anche preso le licenze Uefa A e Uefa Pro, cosa che in Italia con l’attuale regolamento non avrebbe potuto fare. Alessio ¨¨ pronto.
ILLUSTRI PREDECESSORI
¡ªDomenica diventer¨¤ il decimo allenatore italiano a sedersi su una panchina di Liga dopo Sandro Puppo (Barcellona), Enzo Ferrari (Saragozza), Fabio Capello Real Madrid), Claudio Ranieri (Valencia e Atletico Madrid), Arrigo Sacchi (Atletico Madrid), Carlo Ancelotti (Real Madrid), Giovanni De Biasi (allo stesso Levante e all’Alaves), Vincenzo Montella (Siviglia) e Cesare Prandelli (Valencia). Per ora gli toccano due partite, poi si vedr¨¤.
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