il commento
Camarda, Pafundi, Zeroli... c'¨¨ un'Italia che sa vincere. Nel 2026 ripartiamo da loro
L'estate ¨¨ il tempo degli amori giovani, improvvisi e intensissimi. E allora ci pensano proprio i ragazzi a risvegliare lĄŻaffetto per i colori azzurri, sbiadito dalla moscia e deludente spedizione dei grandi allĄŻultimo Europeo. LĄŻUnder 19 di Bernardo Corradi, un anno dopo quella di Alberto Bollini e un mese dopo la 17 di Massimiliano Favo, ci fa ricordare che cĄŻ¨¨ anche unĄŻItalia che sa vincere. Due vittorie nelle prime due sfide della fase finale dellĄŻEuropeo, qualificazione al prossimo Mondiale Under 20 gi¨¤ in cassaforte (e sar¨¤ la quarta presenza consecutiva, i giovani sanno come si fa...), semifinali da giocare la settimana prossima. Si fa in fretta ad affezionarsi a squadre cos¨Ź: il tacco di Pafundi, il destro a giro di Di Maggio, i guizzi di Zeroli, la formidabile doppietta di Camarda, che sale di categoria - allĄŻinizio di giugno ha gi¨¤ conquistato da protagonista assoluto lĄŻEuropeo Under 17 -, gioca contro gente di due anni pi¨´ grande di lui e non smette di far quel che sa far meglio, cio¨¨ segnare. Sar¨¤ anche vero che i veri fenomeni adolescenti o poco pi¨´ hanno gi¨¤ smesso di frequentare le nazionali giovanili per salire al piano superiore, ma vedere il talento azzurro cos¨Ź in vetrina, apprezzabile anche dal grande pubblico (cosa purtroppo inusuale), risveglia un poĄŻ di orgoglio nazionale. E ce nĄŻ¨¨ davvero bisogno. Intendiamoci, con Corradi in Irlanda del Nord, e un mese fa a Cipro nellĄŻUnder 17 che per la prima volta ha conquistato il titolo di categoria, non cĄŻ¨¨ un solo ragazzo che avrebbe cambiato il mesto destino della banda-Spalletti allĄŻEuropeo. Nessun salvatore della Patria azzurra (per quanto Pafundi, chiss¨¤...), perch¨Ś nessuno di loro ¨¨ ancora pronto e tutti devono giustamente seguire un percorso di formazione e maturazione che avr¨¤ tempi diversi da ragazzo a ragazzo. Ma forse sarebbe ora di cominciare a ragionare in prospettiva, come avremmo probabilmente dovuto iniziare a fare almeno dal 2017, se non ancora prima.
futuro
ĄŞ ?I protagonisti dei prossimi Mondiali - sempre se ci qualifichiamo, ch¨Ś ormai non cĄŻ¨¨ pi¨´ certezza di niente - vanno cercati qui, tra questi ragazzi. Immaginate se la sera del 6 dicembre 2022, dopo lĄŻeliminazione della Spagna contro il Marocco negli ottavi del Mondiale al termine di una partita che fu il manifesto del possesso palla pi¨´ sterile e orizzontale possibile, qualche osservatore avesse avanzato questa ipotesi: per rilanciare la Roja, allĄŻEuropeo 2024 il nuovo ct dovr¨¤ puntare su quello sbarbato figlio di immigrati ghanesi che nellĄŻAthletic Bilbao ha segnato i primi gol in Liga e su quel quindicenne del Barcellona che Xavi ha da poco fatto allenare con la prima squadra, perch¨Ś sembra sia fortissimo. Magari cĄŻ¨¨ qualcuno che davvero la pensava cos¨Ź, e si sar¨¤ pure preso del visionario, se non del pazzo. Di certo, ¨¨ stato lungimirante Luis de la Fuente, che i giovani li conosce bene, perch¨Ś lo sbarbato e il quindicenne, ovviamente, sono Nico Williams e Lamine Yamal. E sappiamo come ¨¨ finita a Berlino. Camarda nel 2026 sar¨¤ pi¨´ Ą°vecchioĄą dello Yamal dellĄŻEuropeo 2024. I giovani amori estivi spesso sono effimeri, ma danno lĄŻimpressione di essere per sempre. E di certo valgono la pena di essere vissuti.
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