Il torneo appena finito dimostra che la bellezza non ¨¨ fine a se stessa, che il ct non deve stupire per forza, che anche senza il 9 si pu¨° segnare tanto
O si vince o si impara. ? la ricchezza dello sport: non si perde mai. A questo giro ci tocca imparare. Euro ¡®24 ci ha lasciato almeno cinque lezioni.?
vincono i belli
¡ª ?Avesse pareggiato l¡¯Inghilterra all¡¯89¡¯ e magari poi vinto ai rigori, i fondamentalisti del risultato avrebbero invaso le piazze: "Cos¨¬ si fa! Altro che tiki-taka¡ Cos¨¬ avrebbe dovuto giocare Spalletti! Siamo italiani, nati per difesa e contropiede. Cos¨¬ dovremo fare in futuro: sostanza, mica fronzoli". Palle. Spalletti ha fatto bene a cercare dominio e bellezza. Proprio perch¨¦ non abbiamo Yamal e Bellingham, dobbiamo trovare un gioco che innalzi il valore modesto delle individualit¨¤. Il Mancio l¡¯ha fatto nel ¡¯21 e ha sbancato. Grazie a Dio, ha vinto la Spagna e servir¨¤ d¡¯ispirazione: pi¨´ sei bello, pi¨´ avrai possibilit¨¤ di vincere. Vale anche per chi deve salvarsi. Il gioco ¨¨ la strada maestra per ottenere ci¨° che si cerca. Spalletti non ha sbagliato rotta, ha sbagliato il modo di seguirla, con una serie di strafalcioni tecnici e gestionali. Peccato originale: non aver cambiato pelle, da allenatore a ct.?
il manuale de la fuente
¡ª ?Se Spalletti vuole finalmente operare la muta, prenda l¡¯Europeo di Luis de la Fuente come manuale: "Il bravo ct, istruzioni per l¡¯uso". C¡¯¨¨ tutto. Lo spagnolo ¨¨ stato il professore buono che trovi sempre se hai bisogno di un consiglio, ma che non entra nella foto di classe. Una presenza preziosa e discreta. Da allenatore puoi fare il fenomeno e guidare una Harley, da ct devi essere responsabile come un padre di famiglia con 4 ruote sotto i piedi. De la Fuente ha usato le conoscenze che Pep ha dato a Rodri e sfruttato al meglio le caratteristiche di ciascuno. Non ha inventato nulla. Idee e parole semplici. Spalletti ha preteso una Nazionale tutta sua, snaturando tanti. Cos¨¬ Dimarco, superiore a Cucurella, ¨¨ sembrato il fratello scarso.?
il faro rodri
¡ª ?Maturato sotto Pep, ben utilizzato da De la Fuente, Rodri ¨¨ stato eletto miglior giocatore del torneo. Bravo lui, ma ¨¨ soprattutto la sua funzione a dover ispirare. In squadre che amano spalmare cinque attaccanti, avere un play fisico che protegge la difesa, con la qualit¨¤ per accorciare e trovare la porta (vedi Inter-Istanbul) ¨¨ una necessit¨¤. L¡¯Italia non ce l¡¯aveva; il Milan, persi Kessie e Tonali, ha pagato; la Juve, trasformato Locatelli in mero stopper, non si ¨¨ mai trovata. Il modello Rodri sar¨¤ una stella polare anche per il mercato.
puntine da disegno
¡ª ?Ma nonostante l¡¯alto magistero di Rodri, noi ricorderemo Euro ¡¯24 come il torneo di Yamal e Williams, i due giovani amici che postavano balletti, si giocavano la borraccia a "carta, sasso, forbice" e in campo scatenavano l¡¯inferno. Hanno spaccato anche la finale: assist di Yamal, gol di Williams. Giovani punte esterne che disegnano meraviglie. Nell¡¯attesa che le mamme italiane generino simili talenti, convinciamoci che, contro difese sempre pi¨´ chiuse, l¡¯assalto laterale, fantasioso, tecnico, il dribbling, l¡¯intensit¨¤ di assedio sono chiavi indispensabili. Noi che abbiamo lasciato a casa Orsolini e Politano e non saltavamo mai l¡¯uomo non lo abbiamo capito. L¡¯Inghilterra ha provato a chiudersi per togliere ossigeno e spazi ai giocolieri spagnoli. Ci ¨¨ riuscita un tempo. La fantasiosa insistenza dei bambini ¨¨ inarrestabile.
non solo 9
¡ª ?Non ¨¨ stato un Euro da bomber. Al massimo cannonieri da 3 gol, non di pi¨´. Male Scamacca, Vlahovic, CR7, Hojlund, Mbapp¨¦¡ Kane e Morata, centravanti della finale, sono stati sostituiti da attaccanti che hanno fatto gol. Eppure, la Spagna ha segnato pi¨´ di tutti: 15 reti. La spiegazione ci riporta al punto 1 (il gioco) e alla vecchia massima di Guardiola: "Il nostro centravanti ¨¨ lo spazio". Se una squadra ¨¨ organizzata per far arrivare in quello spazio tanti uomini, ¨¨ felice lo stesso. Non si vive di soli 9. La lezione riassuntiva della Spagna campione ¨¨ questa: "Si chiama gioco del calcio, vince chi gioca, non chi calcia".
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