La stellina del Milan ha appena 8 mesi meno di Yamal, protagonista a Euro2024. Ma non c'¨¨ da stupirsi se il c.t. Corradi l'ha lasciato in panchina al debutto all'Europeo di categoria
A separare Francesco Camarda (pi¨´ giovane) e Lamine Yamal ci sono ¡°solo¡± otto mesi. Pochi in assoluto, non pochissimi quando si corre tra i 15 e i 18 anni con i piedi sollevati da terra. Anni che volano, appunto. Basti pensare che Yamal, solo un¡¯estate fa, brillava all¡¯Europeo U17. Quello che ha visto Camarda dominare la scena, invece, qualche settimana fa con l¡¯Italia di Favo. Analogia stuzzicante, ma nulla di pi¨´. Perch¨¦ la differenza tra gli ultimi giorni vissuti dai due ¨¨ stata enorme. Il gioiello del Barcellona ¨¨ salito sul tetto dell¡¯Europa dei grandi, coccolandosi la coppa a Berlino. Il talento del Milan ¨¨ invece all¡¯Europeo U19, dove ha assaggiato il campo solo negli ultimi minuti di Italia-Norvegia. Ci sono i presupposti di un caso? Ragionevolmente no.
last minute
¡ª ?Va ricordato che Camarda nell'Italia U19 nemmeno immaginava di esserci. La chiamata di Corradi gli ¨¨ arrivata nel pieno di un'estate modalit¨¤ frullatore, in cui ¨¨ riuscito a guadagnarsi solo pochi giorni di vacanza dopo essere rientrato dall'Europeo U17 (ed essere stato indicato come simbolo del nuovo Milan Futuro). Non si ragiona qui del fatto che un 2008 sia sotto et¨¤ di tre anni - del resto l'U19, quello che era la Primavera fino alla passata stagione, ¨¨ stato il suo campionato di riferimento - ma delle logiche di inserimento in un gruppo che il biglietto per l'Irlanda del Nord se l'¨¨ dovuto guadagnare passando da sei dure partite di qualificazione. Quelle in cui sono rimaste impigliate anche big europee come Inghilterra, Germania e Portogallo (battuto in finale dagli azzurri di Bollini un anno fa). Se Corradi (insieme alla Figc) ha colto l'opportunit¨¤ di portarsi in gruppo il centravanti del futuro, ¨¨ anche logico che non voglia rompere gli equilibri interni di un gruppo che ha gi¨¤ dovuto fare i conti con delle fisiologiche esclusioni (dall'inizio della sua gestione, il selezionatore ha coinvolto 62 giocatori). Non stupisce pi¨´ di tanto, quindi, che il ruolo di prima punta all'esordio contro la Norvegia sia stato cucito addosso a Tommaso Ebone, nonostante sia anche lui un debuttante a questi livelli.?
ebone
¡ª ?Cresciuto sulle Dolomiti bellunesi e figlio di un pallavolista, l'attaccante del Bologna si ¨¨ messo in luce in Primavera non segnando valanghe di gol (ha chiuso la stagione con nove centri), ma per la sua capacit¨¤ di mettere al servizio della squadra gli oltre 190 centimetri abbinati a una buona mobilit¨¤. Contro la struttura fisica dei norvegesi (e la loro pericolosit¨¤ nelle soluzioni aeree), su un campo stretto che ha tolto profondit¨¤ costringendo spesso al gioco spalle alla porta, la scelta di Ebone ¨¨ stata pi¨´ funzionale. Non solo per ragioni di opportunit¨¤. Camarda, nei pochi minuti che ha avuto a disposizione, ha lasciato comunque traccia: da un lato rimediando un'ammonizione evitabile, dall'altro riuscendo a impensierire la difesa norvegese (finendo gi¨´ su un contrasto in area ha anche accennato una protesta). Nel corso del torneo lo spazio che gli riserver¨¤ Corradi ¨¨ chiaramente destinato ad aumentare. Senza l'assillo di essere un titolare a tutti i costi - tornei cos¨¬ si vincono anche spaccando le partite con i cambi -, nella speranza che l'Italia vada il pi¨´ lontano possibile, nella missione della difesa del titolo.
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