Occhio a Keseru, stella del Ludogorets: "Tifavo Milan, oggi sogno un gol all'Inter"
La Juve di Bulgaria ha 8 campionati di fila in bacheca, una colonia brasiliana in campo, l’ex c.t. della Repubblica Ceca in panchina e un attaccante romeno che segna pi¨´ di tutti. Claudiu Keseru, 33enne della Transilvania diventato calciatore vero in Francia, ¨¨ l’uomo che guida l’assalto del Ludogorets all’Inter. Due anni fa l’espulsione con l’Hoffenheim nell’ultima partita dei gironi gli cost¨° la doppia sfida dei sedicesimi di Europa League contro il Milan di Gattuso. Stavolta ci sar¨¤: nel suo curriculum stagionale ci sono gi¨¤ 16 gol, 6 in coppa con la chicca della tripletta al Cska Mosca e l’ultimo sabato nel 6-0 rifilato al Botev Vratsa, alla ripresa del campionato dopo la sosta invernale, per confermare i 7 punti di vantaggio sul Levski Sofia, secondo in classifica.
Keseru, ¨¨ pronto alla doppia sfida contro l’Inter?
"Certamente. Per me ¨¨ quasi come un derby... Quando ero bambino mi piaceva tantissimo il Milan. Era la squadra di Van Basten, Gullit e Rijkaard che vinse la finale di Coppa dei Campioni 4-0 con la Steaua Bucarest. Nel 1989 avevo 2 anni e mezzo, mi ricordo i racconti che qualche anno dopo mi fece mio padre. Ora non vedo l’ora di poter giocare e magari segnare al ritorno a San Siro. ? stato lo stadio di Ronaldo e di Shevchenko, due attaccanti straordinari".
Per caso ha visto la partita dei nerazzurri con la Lazio?
"S¨¬, e ho ammirato due grandi squadre, che non aspettano l’avversario. L’Inter praticamente non ha corso rischi prima del 2-1, la Lazio ha messo in pratica un’ottima strategia. I nerazzurri hanno giocatori potenti e in pi¨´ hanno una grande storia alle spalle. Di loro dobbiamo temere proprio tutto".
E l’Inter che cosa deve temere del Ludogorets?
"Se devo essere sincero dico che non dovrebbero temere nulla... cos¨¬ ¨¨ pi¨´ facile per noi sorprenderli. Vogliamo vedere se possiamo competere davvero con i grandi club d’Europa. Di sicuro dobbiamo dare il 150%. In Europa League abbiamo sbagliato solo con l’Espanyol. Abbiamo qualit¨¤ e organizzazione, sappiamo tenere il controllo del pallone: certo con l’Inter non sar¨¤ molto facile...".
Ha gi¨¤ segnato 16 gol quest’anno, compresi i 6 centri in Europa League: ¨¨ lei la stella del Ludogorets?
"Il mio record ¨¨ 32, ho ancora tempo per farne. Non sento il peso della responsabilit¨¤, non mi considero la stella della squadra. Sono importante come tanti altri: ognuno di noi si occupa degli altri e alla fine il risultato ¨¨ ottimo. Se si pensa solamente a se stessi non si ottiene niente di buono, siamo tutti al servizio della squadra".
Vi chiamano la Juventus di Bulgaria. Come si vincono 8 campionati di fila?
"? sempre difficile, perch¨¦ la pressione ¨¨ sempre su di noi. Devi alzare sempre il livello, lavorare meglio e fare qualcosa di pi¨´ per vincere ancora".
L’Inter non ha Handanovic: per voi ¨¨ un vantaggio?
"Handanovic ¨¨ un grande portiere che sa organizzare molto bene i movimenti della difesa e dirigere i compagni. Al di l¨¤ di chi c’¨¨ in porta per noi sar¨¤ importante soprattutto arrivare negli ultimi 30 metri, crossare tanto, tirare, mettere pressione all’Inter per farla sbagliare".
Dell’attacco nerazzurro che cosa pensa?
"Lukaku e Lautaro sono speciali e nel 3-5-2 di Conte riescono ad essere complementari: questa ¨¨ la forza dell’Inter, c’¨¨ una punta grossa e una che gira intorno che trova gli spazi. E c’¨¨ anche Sanchez: fortissimo anche se ha giocato poco".
Domani a Razgrad Eriksen potrebbe giocare titolare.
"Deve adattarsi, non vedo nessun caso. Conte sa esattamente cosa pu¨° portare alla squadra: non ¨¨ certo un problema di qualit¨¤, trover¨¤ il momento giusto per metterlo in campo".
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