Chelsea, pazzo 3-3 col Villa
Ancelotti a -6 da City e United

I Blues, sotto 2-1 a inizio ripresa, rimontano con Drogba e Terry ma incassano il gol del definitivo pari in pieno recupero. L'inseguimento alle due squadre di Manchester si complica

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Ashley Young festeggia il suo gol con Heskey. Ap

LONDRA, 2 gennaio 2010 - Ancelotti l'aveva detto: "Dopo la vittoria col Bolton non è detto che i nostri guai siano svaniti". Certo, nemmeno lui pensava che l'Aston Villa (un punto nelle ultime sette partite) strappasse il 3-3 a Stamford Bridge lasciando così il suo Chelsea a -6 da City e United, coi ragazzi di Ferguson che devono pure recuperare due partite. Soprattutto dopo che all'89' Terry aveva completato la rimonta da 1-2 a 3-2. Ma il gol del 3-3, incassato al 92', con Clark a segno tra le statuine della difesa dei Blues, è il manifesto dei problemi attuali dell'ex tecnico di Juve e Milan.

NERVI E RIGORI — Il Chelsea, che schiera il giovane olandese Bruma in difesa accanto a John Terry (Ivanovic e Alex sono indisponibili), mostra da subito di non essere in grande giornata. Prova a fare la partita, con un Lampard in timida ripresa. Ma la monovra è piuttosto prevedibile, anche se di fronte c'è un Villa nervosissimo che sembra saper solo fare falli e collezionare cartellini. Un bell'aiuto per Ancelotti arriva dallo stopper Collins, che travolge in piena area Malouda. Rigore tanto netto quanto evitabile. Lampard, dopo averne sbagliati tre consecutivi, stavolta fa centro. Il primo tempo prosegue piuttosto scialbo. Dunne avrebbe la palla del'1-1, ma calcia da stopper. E' un rinvio errato dal mai affidabile Paulo Ferreira a provocare una carambola disgraziata per Essien, che commette fallo su Reo-Coker. Anche qui poco da dire. E Young fa 1-1.

EVITABILE — La mazzata per i Blues arriva in avvio di ripresa, con un gol che fa infuriare Ancelotti. Troppo contemplativo Ashley Cole su Downing: l'esterno del Villa salta il terzino e mette bene in mezzo di destro, Heskey, che gioca a questi livelli principalmente per la sua potenza e il suo stacco di testa, sovrasta il timido Bruma e batte Cech. Tutto troppo facile.

Un nervoso Carlo Ancelotti in panchina. Reuters

REAZIONE — Qui il Chelsea, che in questo periodo ha poco gioco, prova a reagire di nervi. Il mai decisivo Ramires calcia a lato. Friedel esce su Malouda chiudendogli lo specchio. Ma ci deve pensare il solito Drogba, vista anche la giornataccia di Anelka, a sistemare le cose. L'ivoriano a 6' dalla fine finalizza un'insistita azione avviata dal cross di Cole e proseguita con la parata di Friedel su Kalou, in un momento in cui il Villa non riesce più a uscire. Non è finita qui: Albrighton perde una palla orrenda sulla trequarti, Essien crossa per il solito Drogba. Fridel salva sull'ivoriano ma non può nulla su Terry, che torna al gol dopo un anno. Tutti ad abbracciare Ancelotti: la squadra è con lui.

COSI' NO — Pericolo scampato, pensano i tifosi del Chelsea. Non con la squadra in questa versione però. Albrighton evita Sturridge e pennella di destro. La linea del Chelsea non dà segni di vita e Clark segna di testa in scioltezza senza neppure saltare. Gol inconcepibile, per come e quando arriva, quello incassato dal Chelsea. Proprio vero, l'1-0 sul Bolton ha risolto granché.

risale il newcastle — Nell'altro posticipo domenicale, successo esterno per 1-0 del Newcastle a Wigan: senza il bomber Carroll, decide un gol di Ameobi.