Maradona-Argentina: si va avanti
I perché di un rinnovo annunciato

L'amore dei tifosi, ma anche forti interessi economici e appoggi politici importanti: sono queste le ragioni principali che hanno convinto l'ex Pibe de oro a restare c.t. della Seleccion. Lunedì l'incontro col presidente federale Grondona dovrebbe essere una formalità

• Ascolta
• Mail
• Stampa
• commenti
• OKNotizie
• 
• badzu
• Condividi su MySpace!
• Facebook
• 

Il c.t. argentino Diego Armando Maradona. Ap

BUENOS AIRES, 22 luglio 2010 – Il contenuto della telefonata di ieri tra Grondona e Maradona ha lasciato intendere che la telenovela sul futuro di quest’ultimo sulla panchina della Seleccion si avvii verso un finale annunciato. Sembra che il forte sentimento popolare a favore, le dichiarazioni d’appoggio provenienti dal mondo dello spettacolo e della politica, e la posizione conciliante della federazione manifestata a più riprese dal presidente Grondona abbiano definitivamente convinto Maradona a sciogliere i dubbi (qualora mai ce ne fossero stati) circa il proprio destino al comando della Seleccion. “Ci vediamo lunedì per discutere. Ma non ti preoccupare, voglio restare”, le frasi pronunciate al grande capo dell’AFA da Maradona solo pochi istanti prima di spiccare il volo per un viaggio-lampo in Venezuela dall’amico Chavez. Ma durante l’estenuante tira e molla, numerosi indizi e indiscrezioni hanno fatto intendere le molteplici ragioni che rendono pressoché scontata la continuità di Maradona sulla panchina dell'Argentina.

GLI INTERESSI ECONOMICI — “Diego merita di proseguire un progetto avviato”, aveva ammesso il capo ufficio stampa dell’AFA, Cherquis Bialo, aggiungendo anche che “la sua permanenza assume grande rilevanza in vista della Coppa America del prossimo anno e, soprattutto, del Mondiale del 2014 in Brasile”. Troppo importante il ritorno in termini di incassi che Maradona garantisce alla federazione per pensare a un addio (ben 9 i contratti di sponsorizzazione portati in dote nel 2008, tutti pronti a rinnovare un vincolo che, tra l’altro, consente all’AFA di ridurre sensibilmente l’esborso previsto per il compenso dell’ex Pibe de oro, di circa 1 milione e 200 mila dollari), e infatti sin dall’inizio la federazione ha precisato di “non avere mai pensato a un piano alternativo che non prevedesse Maradona come selezionatore”.

Bagno di folla per il c.t. argentino Maradona. Reuters

GLI INTRECCI POLITICI — Nonostante il conclamato amore incondizionato dei tifosi argentini per il proprio idolo nazionale, la mobilitazione collettiva pro-Maradona è da subito stata così massiccia e intensa da generare stupore. Il bagno di folla che ha accolto il rientro in patria della Seleccion (circa 20 mila persone all’appello), le parole di elogio e di ringraziamento da parte della presidente Cristina Kirchner e i numerosi (e stretti) contatti degli ultimi giorni tra Maradona ed esponenti politici vicini al partito di governo hanno fatto ipotizzare perfino l’esistenza di interessi politici soggiacenti. “Spero che sia chiaro a tutti che il tripudio di Ezeiza è stato abilmente organizzato dal sindaco di Ezeiza, Gastón Granados”, ha affermato il giornalista Diego Bonadeo in apertura di un dibattito televisivo prima che le telecamere della trasmissione tagliassero improvvisamente il collegamento. Granados, per la cronaca, è il personaggio che durante le ultime due settimane ha avuto il compito di riportare alla stampa gli umori e le intenzioni di Maradona, che prima di partire per il Venezuela aveva lasciato il bunker ovattato del Trebol solo una volta, per andare ad assistere alla finale del Mondiale in compagnia del Governatore della Provincia di Buenos Aires, il kirchnerista Daniel Scioli. Una telefonata personale all’ex presidente Nestor Kirchner, nel fine settimana, è stata solo l’ultima prova dello stretto legame profilatosi tra Maradona (a cui l’appoggio politico garantisce in definitiva una posizione di assoluta forza al momento di negoziare con l’AFA, a sua volta in “debito” nei confronti del governo dopo il milionario accordo firmato l’anno passato per l’acquisizione dei diritti televisivi), e il movimento kirchnerista, che sfruttando l’immagine di Maradona è convinto di conquistare una decisiva porzione di consensi alle elezioni politiche del prossimo autunno (esattamente tre mesi dopo il termine della Coppa America). In definitiva, il prolungamento dell’era Maradona sulla panchina albiceleste sembra dipendere principalmente da questioni che poco hanno a che vedere con tattiche e risultati.