Munoz, l'uomo che insegn¨° al mondo come si crossa
¡°Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia¡± cantava Francesco De Gregori nella memorabile "La leva calcistica della classe '68". C'¨¨ un ruolo specifico che incarna questi tre valori: l'ala. Destra o sinistra non importa. Ci¨° che conta ¨¨ il modo nel quale viene interpretata la funzione. Ci vuole coraggio per trascorrere una partita intera con l'abisso al proprio fianco, che sarebbe la linea laterale, assillato dal dovere di far s¨¬ che il pallone mai oltrepassi quel limite, pena il disappunto dei compagni e i mugugni del pubblico. Ci vuole altruismo per passare una carriera a sfornare cross per gli altri, quelli che poi, dal centro dell'area, fanno gol, alzano le braccia al cielo e si godono l'abbraccio della folla. Ci vuole fantasia per essere sempre imprevedibili nell'esecuzione, per beffare l'avversario diretto e schivare le sue zampate, dribbling inventati e re-inventati, numeri d'alta scuola, furbizie e colpi di magia. Uno che possedeva queste qualit¨¤ e aveva l'umilt¨¤ di metterle a disposizione della squadra era Juan Carlos Munoz. Argentino, stella del River Plate dei primi Quaranta, la famosa Maquina. Cinque attaccanti, tutti formidabili. Lui era forse quello meno appariscente, ma senza di lui gli altri non avrebbero avuto la gloria. Faceva l'ala destra, gli altri rispondevano ai nomi di Moreno, Pedernera, Labruna e Loustau. Il compito di Munoz era semplice: liberarsi del terzino che lo marcava e piazzare cross al centro dell'area dove si fiondavano i compagni. Del gesto tecnico, il cross appunto, divenne un autentico maestro tanto che per decenni fu preso ad esempio dai giovani che cominciavano a tirare calci al pallone e volevano intraprendere la dura carriera dell'ala. Non fu l'inventore del cross, anche perch¨¦ questa specialit¨¤ nacque con l'inizio del gioco nella seconda met¨¤ dell'Ottocento, ma fu certamente il miglior interprete perlomeno fino alla met¨¤ degli anni Cinquanta, quando il calcio prese una via sempre pi¨´ basata sulle qualit¨¤ atletiche e i muscoli ebbero il sopravvento. Prima di allora, per¨°, dovendo soltanto scattare, dribblare e crossare, Munoz non ebbe rivali. N¨¨ in Sudamerica, n¨¨ in Europa.?