Da genio delle punizioni a genio del mercato: Juninho d.s. del Lione
Dice di lui Andrea Pirlo: “Col pallone faceva quello che voleva, non sbagliava mai, sembrava un direttore d’orchestra con la bacchetta tra i piedi invece che tra le mani”. Ma Juninho Pernambucano non ha ispirato il regista dell’Italia campione del mondo solo per le sue doti di centrocampista: il brasiliano, a cavallo del nuovo millennio, ¨¨ stato il re indiscusso dei calci di punizione. Per il Lione ha segnato 100 gol in 8 stagioni: di questi, 44 sono arrivati su calcio piazzato. Un’enormit¨¤. Ora sembra tutto pronto per un ritorno successivo all’Olympique, ma da dirigente: secondo l’Equipe, Juninho sar¨¤ presto il nuovo direttore sportivo del club di Aulas, al posto di Christophe Toni.
Tempo di ex
¡ªIl Lione, terzo in Ligue 1 a due giornate della fine, si avvia a conquistare l’accesso ai preliminari di Champions League. Ma ha avviato un processo di rinnovamento: oltre al discorso Juninho, infatti, ¨¨ aperto quello relativo alla panchina. Il successore di Bruno Genesio non ¨¨ stato ancora individuato. Non dovrebbe essere Laurent Blanc, mentre tra le varie candidature (Sylvinho e Arteta su tutti) si fa strada quella di un altro ex, quel Tiago visto anche alla Juventus.
Che team
¡ªL’ipotesi di un ritorno di Juninho, comunque, ha gi¨¤ gasato l’ambiente lionese. La sua maglia numero 8, indossata in 344 match con l’OL, da quelle parti ¨¨ mitica. Insieme a campioni come Benzema, Wiltord, Govou e Abidal ha dato l’assalto alla Champions, pur senza arrivare in finale. E ha contribuito ad arricchire la bacheca dell’Olympique con 7 campionati e 2 Coppe di Francia. Col Brasile non ¨¨ stato fortunatissimo: non venne convocato per il Mondiale 2002 e per la Coppa America 2004 (vinti dalla Sele?ao), dovendo cos¨¬ accontentarsi di un successo nella Confederations Cup nel 2005. Un piccolo neo in una carriera di altissimo livello, pronta a prolungarsi dietro la scrivania.
Gasport
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