Bolt maestro di Ronaldo
"T'insegno a stare in piedi"

Lo sprinter ha incontrato il portoghese e il feeling è stato immediato. Il giamaicano: "Gli ho dato dei consigli per migliorare la postura". Mentre sono pronti i festeggiamenti per lo scudetto, Tevez si lamenta di Ferguson con Maradona. Ma i tifosi sono con lui

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LONDRA (Gb), 16 maggio 2009 - Quando l’uomo più veloce al mondo incontra il calciatore meno marcabile al mondo, è logico che il feeling scatti immediato. Ma più che consigli per correre ancora più svelto, ieri Usain Bolt ha spiegato a Cristiano Ronaldo qualcosa sull’equilibrio, visto che il Pallone d’Oro portoghese passa anche per essere uno dei peggiori cascatori in circolazione e alla fine della lezione il verdetto non si è fatto attendere: quello di Ronaldo non sarebbe un modo per fregare gli avversari e gli arbitri, bensì un difetto di postura. “Ho spiegato a Cristiano il motivo per cui ha così tanti problemi a restare in piedi – ha raccontato lo sprinter ai giornali, fra cui il “Times” ed è una questione di gravità. Quando corre, dovrebbe tenere il piede nel suo baricentro. In questo modo, starà più dritto e andrà ancora più veloce”.

Usain Bolt e Gebrselassie a Manchester. Afp

PIU’ CATTIVO — Non solo. La stella del Manchester United deve anche cambiare atteggiamento in campo ed imparare ad essere “più cattivo”. “Gli avversari se la prendono con lui perché è molto bravo – ha proseguito Bolt - ma lui dovrebbe farsi rispettare maggiormente e magari prendere anche qualche cartellino giallo in più. Deve diventare più rude, perché, in realtà, è troppo gentile ed educato ed è questo il motivo per cui lo prendono di mira. Anche Ronaldinho aveva lo stesso problema, ma il brasiliano è diventato molto più aggressivo e così adesso gli avversari lo lasciano in pace”. Chissà se Sir Alex Ferguson avrà gradito le raccomandazioni di Bolt al campione di Madeira, soprattutto visto che arrivano al termine di una settimana caratterizzata dallo sfogo non propriamente educato di Ronaldo nei confronti del suo allenatore per la sostituzione contro il City. Incidente che ora sembra definitivamente chiuso, anche dopo la strigliata a mezzo “Sun” che i compagni di squadra hanno riservato al portoghese, intimandogli di smetterla di fare il cretino. Di certo, più che sullo sprint del famoso ospite (che correrà domani a Manchester su una pista in tartan) ora Sir Alex è concentrato su quello del suo United, che oggi contro l’Arsenal può festeggiare il 18° titolo di Premier League, eguagliando così il record del Liverpool. “Questo è un traguardo che farà felice i tifosi – ha detto lo scozzese – ma a me non interessa essere come qualcun altro, perché io voglio che la mia squadra sia la migliore. E noi abbiamo la possibilità di esserlo e di vincere ancora più trofei”. Immediata la replica di Rafa Benitez: “Il Manchester non è la squadra più forte, ma solo quella che ha più punti e se alla fine vincerà il campionato sarà solo per quello”.

LA MASCHERA DI TEVEZ — E se lo spagnolo dei Reds non ha mai fatto mistero della sua antipatia nei confronti di Sir Alex, c’è, però, anche un giocatore dello United che proprio tenerissimo con il suo allenatore non lo sarebbe stato. Si tratta di Carlos Tevez che avrebbe soprannominato lo scozzese “il vecchio” e si sarebbe lamentato della scarsa considerazione di quest’ultimo nei suoi confronti con il ct dell’Argentina, Diego Maradona. “Ho parlato con Tevez al telefono – ha raccontato proprio l’ex Pibe de Oro in un’intervista alla radio argentina La Red, ripresa dal “Sun” – e la prima cosa che mi ha detto è stata “quel vecchio non mi sopporta”. Ma i tifosi dello United sembrano apprezzare Carlitos e oggi contro i Gunners avranno la possibilità di dimostrarlo. Come? Presentandosi all’Old Trafford con la maschera di Tevez, scaricata e ritagliata dal sito del tabloid londinese , per dire a Ferguson di non lasciarsi sfuggire l’attaccante e di fargli quel contratto definitivo che chiuderà così la questione (e la corte delle altre squadre d’Europa, l’ultima delle quali sarebbe la Juventus, pronta, dice il “Daily Sport”, a pagare 36 milioni di euro per Tevez).

ROONEY IN OSPEDALE — Per fortuna che a rallegrare Fergie ci ha pensato il suo pupillo Wayne Rooney, che ieri ha fatto una visita a sorpresa al piccolo Charlie, il nipotino dell’allenatore ricoverato all’Alder Hey Kid’s Hospital di Liverpool dopo il terribile incidente d’auto in cui è rimasto coinvolto lo scorso 5 maggio, insieme con la madre e la sorellina. “Charlie è un grande fan di Rooney – ha raccontato la signora Nadine al “Daily Mirror” – e l’incontro con il suo idolo lo ha reso davvero felice”.