il caso
Il coronavirus, si sa, non guarda in faccia a nessuno. Ma se il positivo ¨¨ Cristiano Ronaldo la reazione del mondo sar¨¤ meno rassegnata del solito. In Portogallo, dove il campione della Juve si trovava per gli impegni della Nazionale, il caso ¨¨ gi¨¤ diventato una polemica.
A parlare con il quotidiano "A Bola" ¨¨ Maio Freitas, uno dei pi¨´ noti epidemiologi portoghesi: "Qualcosa non ha funzionato. Il virus ha una grande capacit¨¤ di trasmissione ogni volta che le persone non hanno un'adeguata distanza sociale o non usano una maschera. Se le due ragioni sono combinate, il rischio ¨¨ maggiore. Tuttavia, una persona pu¨° essere infetta e non essere un importante trasmettitore del virus". Ce l'ha soprattutto con le misure messe in atto nella bolla portoghese, in cui i giocatori sono stati immortalati a tavola tutti stretti e senza mascherina, tra strette di mano e vicinanze eccessive: "Nonostante la bolla, ci vuole solo un momento di distrazione perch¨¦ qualcuno si contamini. Questo virus non ¨¨ matematica. Se lo fosse, lo controlleremmo in modo pi¨´ perfetto".
Ancora pi¨´ duro il vicepresidente dell'associazione medici di salute pubblica, Gustavo Tato Borges: "Quell'immagine di lui a cena con tutta la squadra, ieri.... ? probabile che durante la prossima settimana alcuni di questi giocatori, ovvero quelli che gli erano pi¨´ vicini a questa cena, come Pepe, Sergio Oliveira o Cancelo, possano essere contagiati", ha detto a Record. Ma anche in Portogallo il protocollo sanitario prevede che finch¨¦ saranno testati negativi possono andare in campo, e dunque "¨¨ probabile che col Porto potranno giocare il Clasico contro lo Sporting Lisbona, sabato".
Gasport
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