Il day after dei selezionatori
Diego e Dunga i più discussi

Prime liste, prime esclusioni eccellenti, prime polemiche: al c.t. brasiliano si contesta la scelta di Grafite al posto di Adriano e la rinuncia alla qualità in mezzo al campo. Maradona ha effettuato tagli pesanti subito, come quelli di Gago e Cambiasso. In Francia ennesimo "contropiede" di Domenech, poca attenzione in Spagna, Capello "assaggia" le critiche

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Grafite al centro delle polemiche in Brasile. Reuters

MILANO, 12 maggio 2010 - Discussioni in Argentina, persino rabbia in Brasile, quasi indifferenza in Spagna, sorpresa in Francia. Non siamo ancora ai verdetti definitivi, ma a 30 giorni dal mondiale le scelte dei vari commissari tecnici fanno discutere, anche più che da noi, dove Lippi era stato piuttosto chiaro da tempo. Più vasto è il bacino di grandi giocatori da cui pescare, più alte sono le polemiche: non si segnalano particolari "levate di scudi", effettivamente, in Nuova Zelanda, dove Herbert ha scelto i 23 che affronteranno anche l'Italia.

Tre convocati indiscutibili: Messi,Higuain, Tevez. Epa

maradona e dunga discussi — Le scelte più dure erano quelle di Argentina e Brasile: dure perché il mondo è pieno di aspiranti nazionali dei due paesi, e dure perché le dovevano prendere due tecnici con idee molto particolari. I convocati di Maradona sono ovviamente in prima pagina in tutti i giornali argentini: Diego ha scelto di prendere subito le decisioni più difficili e impopolari (e talvolta incomprensibili): quindi fuori gli interisti Zanetti e Cambiasso, anche se a Buenos Aires si sono sorpresi soprattutto per l'assenza di Fernando Gago. In compenso ci sono Garce, Coloccini, Mercier, Bolatti, Datolo: tutta gente che sarà più semplice tagliare da qui al primo giugno. Nelle interviste televisive si chiede alla gente chi è Pozo, il terzo portiere, e arriva una selva di "Non lo conosco", ma nel complesso Diego non ha ancora perso tutto il credito guadagnato da giocatore. Diversa la storia per Carlos Dunga, c.t. del Brasile: alla gente di Rio e San Paolo non basta vincere, bisogna farlo con giocatori di classe, idoli dei tifosi e magari qualche giovane. Così per le strade ci si infuria quando si vede Grafite (del Wolfsburg) nella lista dei 23 (questa sì definitiva, con sette riserve) al posto di Adriano, e si esprime più di un dubbio su un centrocampo di quantità, ma privo della fantasia di un Diego o di Paulo Henrique Ganso. Delusione anche per l'esclusione di un giovanissimo come Neymar, idolo del Santos.

Dmenech: Benzema no, Henry sì. Reuters

retromarcia domenech — E se in Sudamerica non si parla d'altro, poca attenzione all lista di Del Bosque in Spagna. I giornali spagnoli di Madrid sono concentrati sulla finale di Europa League dell'Atletico, quelli di Barcellona preferiscono concentrarsi sul prossimo nuovo acquisto David Villa piuttosto che sulla convocazione, nella lista dei 30, di Pedro e Victor Valdes: i due blaugrana sono le grandi novità del c.t., che però ha abbondato con i portieri, chiamandone addirittura cinque. A rischio taglio anche il giovane attaccante, che in stagione ha segnato sempre e comunque, ma che nel ruolo ha parecchia concorrenza. Le scelte vere arriveranno entro il primo giugno, con i tagli. Tagli che avevano fatto rumore in Francia nel 2006, quando i sette esclusi furono prelevati dal ritiro di Tignes da un elicottero che volteggiava in cielo già qualche minuto prima dell'annuncio ufficiale. Per evitare "l'effetto avvoltoio", Domenech aveva annunciato una lista già defintiva, con 23 uomini, invece ci ha ripensato e ne ha inseriti 30, lasciando fuori gente come Vieira, Cissokho e Benzema e inserendo i decisamente meno quotati Valbuena e Djibril Cissé. Tutto già deciso da tempo in Germania (dove si portano avanti) mentre in Inghilterra la notizia che fa più clamore è il ritorno di Carragher e quello sfiorato di Scholes, oltre all'inserimento anche di qualche infortunato, nella speranza di un recupero. Ma per Capello sono i primi momenti difficili, coi tabloid all'attacco: "Sembra Sven in incognito".

giovani e naturalizzati — Sven è Eriksson, nel frattempo accasatosi altrove: nelle sue prime convocazioni africane non sconvolge le gerarchie della Costa d'Avorio, mentre il Ghana conferma la linea "young" con Adiyah, Badu e il figlio di Abedì Pelé (André Ayew), tutti campioni del mondo Under 20. In Cile la grande sorpresa è Jaime Valdes, che si è guadagnato un posto almeno fra i preconvocati con la grande seconda parte di stagione nell'Atalanta, l'Uruguay invece non si è accorto dell'esplosione di Hernandez, lasciandolo fuori. Abbiamo parlato per anni, infine, della naturalizzazione di Amauri: è arrivata, non se n'è fatto nulla. Discorso opposto per il Paraguay, primo nostro avversario: arrivato in fretta e furia il passaporto di Barrios (nato argentino), eccolo subito nella lista allargata. L'attaccante del Borussia Dortmund ci sarà in quella ristretta. e Probabilmente contro gli azzurri. E contro il connazionale Camoranesi.