Garrincha, quando l'allegria del popolo si fa malinconia

Madre casalinga, padre alcolizzato e lui costretto ad andare in fabbrica fin da ragazzino. Aveva una gamba pi¨´ corta dell'altra, ma trascin¨° la Sele?ao al Mondiale 1962 e si consacr¨° tra i migliori di tutti i tempi. Poi l'autodistruzione: donne, psicofarmaci, fegato a pezzi, quattordici figli (alcuni mai riconosciuti...), fino all'abbandono della sua Elza

La fotografia reca la data di domenica 17 febbraio 1980. ? stata scattata a Rio de Janeiro, durante il Carnevale. Sopra il carro della scuola di samba "Mangueira" c'¨¨ un uomo seduto, con le gambe abbandonate e lo sguardo assente: ¨¨ vestito con la maglia del Brasile, i calzoncini, i calzettoni e le scarpe da calcio ai piedi. I suoi occhi fissano un punto indefinito dell'orizzonte, laggi¨´ dove nessuno di coloro che osservano pu¨° arrivare. Quell'uomo ¨¨ stato un eroe, un campione del mondo, un fuoriclasse assoluto, un sogno per i bambini e per i loro padri, persino un simbolo di riscatto sociale. Si chiama Manoel Francisco dos Santos, ma tutti lo conoscono come Garrincha: la migliore ala destra di tutti i tempi.