Le autorit¨¤ spagnole hanno ammesso che in citt¨¤ arriveranno alcune centinaia di malintenzionati. I capi ultr¨¤ del Boca manderanno in Spagna un gruppo di fedelissimi, tutti in possesso di biglietto
Tifosi Boca Juniors. AFP
Allerta massima a Madrid, ma la paura cresce con il passare delle ore. A due giorni dal Supercl¨˘sico trasferito oltreoceano dopo gli incidenti verificatisi a Buenos Aires, nella capitale spagnola ¨¨ allarme per la probabile presenza di centinaia di “barrabravas”. Nonostante il massiccio impiego di agenti (circa 5 mila) e i rigidi controlli disposti nelle vie di accesso alla capitale per impedire l’arrivo di malintenzionati, il ministero della Sicurezza e le forze dell’ordine hanno ammesso la possibilit¨¤ di dover far fronte a qualche centinaia di ultr¨¤ che potrebbero causare disordini. Nel frattempo, dall’Argentina avvisano: i capi ultr¨¤ del Boca manderanno in Spagna un nutrito gruppo di seguaci in possesso di regolare tagliando.
l’allarme delle autorit¨¤ —
A mettere le mani avanti, ammettendo l’elevato livello di rischio, ¨¨ stato Jos¨¦ Manuel Rodriguez Uribes, rappresentante governativo: “Ci saranno tra 400 e 500 violenti, ma ci stiamo impegnando per ridurre al massimo il rischio di disordini. Si monitorano aeroporti, strade, stazioni e metropolitane, perch¨¦ c’¨¨ il timore che qualche violento scelga percorsi alternativi per sfuggire ai controlli e raggiungere Madrid”. Il pericolo di dover far fronte a scene di guerriglia urbana come quelle verificatesi lo scorso 24 novembre a Buenos Aires resta dunque altissimo, perch¨¦ con ogni probabilit¨¤ ci saranno dei violenti in grado di dribblare il rigido sistema di controlli predisposto dalla polizia.
ultr¨¤ allo stadio —
Le autorit¨¤ spagnole stanno monitorando l’arrivo dei tifosi in base alla lista di 3.500 violenti fornita dalle forze dell’ordine argentine e dai due club. La polizia ha inoltre avvisato che l’esistenza di precedenti penali fa scattare l’immediata deportazione, esattamente come accaduto nelle ultime 36 ore a due capi ultr¨¤ del Boca rispediti in patria. Ma in Argentina garantiscono che tutto ci¨° non baster¨¤ a scongiurare la presenza degli irriducibili della “12”, la temuta tifoseria organizzata xeneize. Se gli altri capi ultr¨¤ hanno deciso di non viaggiare perch¨¦ pluripregiudicati, su tutti Di Zeo e Mauro Martin, ci sono infatti un centinaio di seguaci pronti a sbarcare a Madrid per rappresentare il braccio violento della tifoseria xeneize. Si tratta di individui con la fedina penale ancora intonsa, quindi non segnalati alle autorit¨¤ spagnole, e in possesso di regolare biglietto. La loro presenza ¨¨ data per scontata e non ¨¨ escluso che lo stesso accada per qualche ultr¨¤ del River.
mine vaganti —
Il timore ¨¨ dunque legato a individui non identificabili, schegge impazzite come nel caso di Matias Firpo, il primo tifoso del River incriminato per l’assalto al pullman del Boca e gli incidenti dello scorso 24 novembre fuori dal Monumental. Firpo non risultava appartenere alla barrabrava, non aveva precedenti penali e figurava tra i soci del club dal diversi anni. “Ho agito in preda a un impulso, non so cosa mi sia accaduto, ma mi pento per quanto accaduto”, ha dichiarato Firpo, nel frattempo condannato a 2 anni e 4 mesi lontano dagli stadi. Ma a Madrid temono proprio il verificarsi di altri casi simili.
Adriano Seu
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