Uno, aveva fatto innamorare Ferguson, l'altro era considerato il "Messi marocchino". Ora i due giocatori tentano il rilancio nella Super League greca
Federico Macheda e Hachim Mastour, destinazione Grecia. Gazzetta
Federico Macheda e Hachim Mastour hanno scelto la Souper Ligka Ellada (il massimo campionato greco). Lo hanno fatto per "ritrovarsi" e potersi mettere in discussione. In comune hanno poco e niente, et¨¤, nazionalit¨¤ e posizione in campo sono differenti ma entrambi hanno avuto il loro momento di gloria in passato.
il pupillo di sir alex —
Federico Macheda a Manchester se lo ricordano bene; era il ragazzo dai gol pesanti, il ragazzo che infligge il colpo letale (da qui il soprannome datogli dai supporter dei Red Devils "It’s another late KiKO"). La perla contro l'Aston Villa, uno degli ultimi tasselli per la vittoria del titolo finale dello United (nella stagione 2008-09), ¨¨ ancora ben impressa nella memoria dei tifosi inglesi e degli amanti del calcio. Ora, il pupillo di Sir Alex Ferguson riparte dalla Grecia, dal Panathinaikos, per lui un contratto triennale. Il club greco lo ha annunciato utilizzando una foto del giocatore con la maglia azzurra (indossata ben 7 anni fa con l'Under 21) scelta che non ¨¨ certo passata inosservata sui social, dove alcuni tifosi hanno fatto notare che in questi ultimi anni il giocatore non ¨¨ mai stato davvero incisivo con le numerose maglie indossate: Sampdoria, Stoccarda, Doncaster, Birmingham, Cardiff e Novara, dal quale si era svincolato.
la giovane promessa —
Hachim Mastour, il ragazzino che aveva stregato il mondo Milan con la sua tecnica e i suoi freestyle col pallone (materiale pi¨´ da video su Youtube che da efficacia in campo) non ¨¨ mai riuscito ad esplodere. Due i soli gol segnati nell'ambito delle giovanili poi tanti prestiti tra Liga (Malaga) e Eredivisie (PEC Zwolle). Il nuovo club, il Lamia, neo promessa del massimo campionato ellenico, lo attende nel tardo pomeriggio per discutere i dettagli contrattuali e se tutto andr¨¤ come da programmi, si legher¨¤ ufficialmente alla squadra. L'Italia conobbe il ragazzo quattro anni fa, quando aveva solo 16 anni. Il pesante soprannome di "Messi marocchino" e una pressione mediatica forse eccessiva per un ragazzino, non hanno di certo aiutato. Hachim ha solo 20 anni e il grande auspicio ¨¨ che possa trovare la sua dimensione, pensare al campo (un po' meno ai social) e trovare la serenit¨¤ per crescere che forse non ha mai avuto.
Lorenzo Romandini
Lorenzo Romandini
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