Capello al contrattacco:
"Prima Dio, poi mostro"

Il c.t. dell'Inghilterra è stufo delle violente critiche dei media: "Abbiamo perso una sola partita contro la Germania per un grosso errore dell’arbitro e il giudizio su di me è cambiato. Ma io sono abituato a sopportare la pressione". Gerrard: "Il c.t. è il migliore"

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Il commissario tecnico dell'Inghilterra, Fabio Capello. Ap

LONDRA, 3 settembre 2010 - Una squadra piena di flop, con almeno otto undicesimi di quell’Inghilterra che ha perso malamente contro la Germania ai Mondiali. Insomma, altro che giovani. Qui ci sono sempre “i soliti vecchi”. Così presenta il Daily Express la decisiva sfida di questa sera contro la Bulgaria, valevole per le qualificazioni agli Europei, mentre il “gemello” Daily Star racconta di un boicottaggio dei tifosi nei confronti della Nazionale, con molti seggiolini che si annunciano vuoti in quel di Wembley, malgrado gli inviti a partecipare in massa alla partita della Federazione. Continua, dunque, la guerra fra Fabio Capello e la stampa d’Oltremanica, ma stavolta il c.t ha deciso di passare al contrattacco e, comprensibilmente stufo di ricevere bordate da ogni dove, ha respinto al mittente accuse e illazioni. "Prima avete creato un dio – ha spiegato in conferenza stampa - poi avete creato un mostro. Abbiamo perso una sola partita contro la Germania, per un grosso errore dell’arbitro, eppure nessuno sembra ricordarlo e dopo quell’episodio, il giudizio su di me è cambiato completamente e avete cominciato a scrivere cose diverse. Ma io sono abituato a convivere con queste cose, è il mio lavoro e non è un problema, perché bisogna sopportare la pressione".

ABITUATO ALLA PRESSIONE — Vero, non è certo la prima volta che Capello si ritrova sulla graticola nella sua lunga carriera. "Mi è già successo tre volte: il secondo periodo al Milan, quello a Madrid e adesso. La pressione è normale per un allenatore, mi ricordo a Roma, Milano, Madrid: è sempre la stessa ovunque. È troppo facile essere il migliore quando si vince, ma quando perdi, perdi tutto. Io, però, sono un combattente e spero che la pressione tiri fuori il meglio di me". Quanto alla formazione, visti i numerosi assenti per infortunio (Terry, Lampard, Ferdinand, King, Lennon, Zamora, Crouch e il secondo portiere Carson), l’italiano è costretto a fare di necessità virtù, e quindi se l’attacco sarà affidato alla coppia Rooney-Defoe e la porta a Hart, gli altri otto in campo dovrebbero essere Johnson, Jagielka (una riserva), Upson, Cole; Walcott, Gerrard, Barry e Milner. “C’è chi dice che dobbiamo giocare in modo diverso – ha proseguito Capello – ma questo che significa? Dov’è la tattica diversa? C’è differenza fra il 4-4-2, il 4-5-1 o il 9-1? Questo è il calcio moderno, dove tutti attaccano e tutti difendono e il mio compito è di trovare la miglior soluzione tattica”. E’ opinione comune nella stampa (ma anche nei tifosi) che nel caso in cui il doppio confronto contro Bulgaria e Svizzera (martedì prossimo) andasse male, Capello potrebbe essere licenziato in tronco. “Non ci resta che aspettare per capirlo - ha concluso il c.t. - e io ve lo dirò dopo i risultati delle due partite”.

Steven Gerrard e Wayne Rooney. Reuters

GERRARD: NESSUNO MEGLIO DI FABIO — Chi, invece, non vuole nemmeno contemplare una simile possibilità è capitan Gerrard che sempre ieri si è lanciato in una strenua difesa dell’allenatore. “E’ importante che gli venga data una possibilità – ha tuonato Stevie – perché nessuno fra i tecnici inglesi ha un curriculum migliore di quello di Capello. E’ una cosa da pazzi. Sarebbe stata una reazione inconsulta mandare via un allenatore dopo un torneo andato male: pensate forse che con un nuovo ct sarebbero rose e fiori e vinceremmo l’Europeo? Tutti adesso danno addosso a Capello, ma dimenticano che in campo ci siamo andati noi. Comunque, le critiche che riceve non sembrano affliggerlo, perché non ha cambiato il suo modo di fare, mentre noi dobbiamo ripensare agli errori fatti e capire che dobbiamo migliorare”.

I TECNICI INGLESI SCRIVONO A CAPELLO — E proprio l’idea di un miglioramento per la Nazionale avrebbe spinto i tecnici della Premier League a mandare una lettera a Capello per invitarlo a un incontro con l’Assoallenatori inglese. In questo modo, scrive il Telegraph Sport riprendendo le dichiarazioni del capo della LMA, Richard Bevan, il ct avrebbe accesso “all’immensa conoscenza che appartiene a individualità del calibro di Arsene Wenger, Sir Alex Ferguson e Roy Hodgson”.