Scaloni, c.t. per caso. L’Argentina lo critica, ma il Brasile lo stima
La “benedizione” gliel’ha data un certo Maradona a marzo scorso: “Scaloni ¨¨ inadeguato. L’hanno messo l¨¬ e ora il problema ¨¨ che pensa di essere un tecnico e magari di andare al Mondiale. S¨¬, al Mondiale di motociclismo…”. L’altro Lionel della Seleccion, quello meno importante, non ha battuto ciglio. Ed ¨¨ andato avanti per la sua strada. Come fa da agosto scorso. Come ha fatto ancora ad aprile, dopo un incidente con un’auto che l’ha messo sotto mentre lui era in bici. Ha vinto un paio di amichevoli in primavera ma poi ha dovuto subire un diluvio di critiche dopo il k.o.al debutto in Coppa America contro una bellissima Colombia. Prima del match decisivo col Paraguay si ¨¨ dovuto confrontare con lo spogliatoio, per non fare la fine del suo maestro, quel Jorge Sampaoli che l’ha guidato prima al Siviglia e poi nell’Argentina, finendo triturato dalla rosa albiceleste al Mondiale in Russia. S’¨¨ preso pure gli improperi dell’interista Lautaro Martinez, dopo la sostituzione con la Albirroja di Asuncion. E le critiche dell’altro Leo, Messi, che ha sussurrato “¨¨ la sua prima esperienza, va commettendo errori e imparando, ma crescer¨¤”. Ma col Qatar e agli ottavi col Venezuela ha saputo condurre i suo in porto. E domani se la vedr¨¤ ai quarti coi padroni di casa del Brasile.
Bel ricordo
¡ªChe al rosarino di Pujato Lionel Scaloni, 41 anni, offre un bel ricordo. I quarti del Mondiale Under 20 del 1997, poi vinti in Malaysia dalla Seleccion di Riquelme, Aimar, Samuel e Cambiasso col c.t. Pekerman. Nei quarti contro il Brasile al 79’ sblocc¨° il risultato con un esterno destro, quasi dal limite dell’area e completamente decentrato. In quel torneo, lui che non era propriamente un bomber, segn¨° anche nei gironi all’Ungheria. I suoi soli gol in 7 match con l’Under 20 e altri 7 coi grandi.
Gli amici del Brasile
¡ªA O Globo ha raccontato l’ex nazionale brasiliano Mauro Silva, suo compagno al Deportivo La Coru?a dal 1998 al 2005, “Lio era un giocatore con difficolt¨¤ tecniche evidenti, ma non ne ho mai incontrato un altro con tanta garra, tanta determinazione. Se gli dicessero che per vincere deve scalare un muro altissimo o sbattere la testa contro una parete lui lo farebbe di sicuro”. Insomma su internet di Scaloni giocatore non troverete, a parte quel gol con l’Under 20, virtuosismi, dribbling o altre abilit¨¤. D’altronde in 200 gare col Super Depor, con cui nel 2000 vinse la Liga (battendo il Real Madrid 5-2), oltre a due Supercoppe e una Coppa del Re, Lionel ha firmato appena 14 reti e 2 in Champions; 7 ne aveva firmati con l’ Estudiantes prima di sbarcare in Europa. E uno solo con la Lazio, al Parma nel marzo 2012, con cui fra il 2007 e il 2013, in vari momenti, ha disputato 52 gare in Serie A. Dove chiuse la carriera da laterale destro, “ma non ho giocato solo da portiere” ha raccontato anni fa, con l’Atalanta nel 2013-15, con 15 presenze in campionato. Fra le sue esperienze fugaci in campo del dopo Depor anche il West Ham, il Racing e il Maiorca.
?Vinco e vado in pensione?
¡ªIl ragazzo cresciuto nel Newell’s Old Boys poi nell’ottobre 2016 si mette agli ordini di Sampaoli a Siviglia come analista dei rivali. Dopo aver studiato per un anno nelle giovanili del Maiorca e aver fatto l¨¬ il corso tecnico da allenatore. E poi con don Jorge ¨¨ arrivato da vice anche alla Seleccion. Che ha preso in mano ad interim ad agosto 2018 e poi ¨¨ stato confermato a novembre scorso. Solo perch¨¦, ha detto sempre Maradona, Simeone, Pochettino e Gallardo si sono rifiutati di fare il c.t. Un altro ex compagno degli anni d’oro del Depor il brasiliano Djalminha ha affermato: “Lui ¨¨ un leader nato, anche da giovane parlava molto in spogliatoio e animava il gruppo”. Se lo ricordano soprattutto per gli scontri in campo con Raul e Beckham, a seguito di suoi interventi duri, e “quando festeggio il titolo di Liga in mutande sulla traversa – aggiunge Mauro Silva -. Si notava molto questo suo lato, la volont¨¤ enorme di vincere”. Quel Depor da allora ¨¨ il suo sogno come tecnico. Anche se alla vigilia della Coppa America in conferenza stampa ha detto: “Se vinco la coppa vado in pensione”. Troppo presto, Lio. Nonostante Diego.
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