Estero
18¡ã titolo
Argentina, Racing campione. Milito trionfa anche da dirigente
Grande festa ad Avellaneda per il trionfo del Racing Club, che conquista il campionato argentino interrompendo l’egemonia del Boca Juniors, vincitore dei due precedenti tornei. Il trionfo dell’Academia ¨¨ arrivato con una giornata d’anticipo rispetto al termine della Superliga, frutto dell’1-1 ottenuto sul campo del Tigre (reti di Solari, anche se in fuorigioco, e di Rodriguez) che ha lasciato il Defensa y Justicia al secondo posto con quattro lunghezze di distacco. Per la quinta nobile del calcio argentino ¨¨ il 18¡ã titolo in bacheca, arrivato a cinque anni di distanza dall’ultimo trionfo targato Diego Milito. Che oggi festeggia in qualit¨¤ di direttore sportivo. Tra i pi¨´ felici per il trionfo dell’Academia c’¨¨ sicuramente Lautaro Martinez, esploso proprio con la maglia dell’Academia prima di approdare all’Inter.
IL CONDOTTIERO PASSIONALE
¡ªIl titolo dell’Academia, ininterrottamente in testa dalla 4¡ã giornata, ¨¨ figlio di numeri inequivocabili che testimoniano una chiara superiorit¨¤: miglior attacco e miglior difesa del torneo, maggior numero di vittorie (17) e minor numero di sconfitte (appena 2). Ma ¨¨ soprattutto figlio del lavoro del tecnico Eduardo Coudet, 44enne stratega dal carattere fumantino e le idee illuminanti. Vestiti i panni del tecnico appena quattro anni fa dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha portato il Rosario Central a due finali consecutive di Coppa Argentina prima di una breve esperienza in Messico e dell’approdo al Racing a gennaio dello scorso anno. Sotto la sua guida il Racing ha giocato il calcio pi¨´ divertente ed efficace dell’intero lotto, confortato da statistiche strabilianti grazie a una percentuale di punti vicina all’80%, la pi¨´ alta nell’intera storia dell’Academia. Tanto passionale a bordo campo quanto freddo e lucido nel preparare ogni sfida, Coudet ha anche avuto il merito di saper controllare il polso di un ambiente storicamente e tradizionalmente complicato e focoso. L’ha fatto a inizio stagione, facendo da parafulmine nel teso rapporto tra squadra e gruppi ultr¨¤s, cos¨¬ come nella delicata volata finale, quando non si ¨¨ fatto scrupoli a mettere fuori rosa l’ex genoano Ricardo Centurion, la stella indiscussa della squadra, reo di un plateale diverbio dopo una sostituzione. Alla fine il Racing ha vinto anche senza di lui, con una squadra che in nessun momento ha mostrato segnali di debolezza.
L’EROE INOSSIDABILE
¡ªE’ stato il trionfo dell’esperienza, perch¨¦ l’undici titolare sfiora la media dei 30 anni salvo il 25enne Saravia e il gioiellino Zaracho, 21enne centrocampista sbocciato nelle giovanili. L’uomo in pi¨´, autentico trascinatore a suon di gol, ¨¨ stato invece il 36enne Lisandro Lopez, capocannoniere con 17 reti e un percorso che ricalca quello del “Principe” Milito. Cos¨¬ come l’ex attaccante nerazzurro, protagonista del precedente titolo nel 2014, Lopez ¨¨ tornato a casa per prendersi il primo titolo in patria dopo i successi collezionati in Portogallo (7 titoli con il Porto) e in Francia (una coppa nazionale con il Lione). Insieme a Cvitanich ha formato una coppia d’attacco che somma la bellezza di 70 anni, dimostrando che impegno, professionalit¨¤ e fiuto del gol non hanno et¨¤.
Adriano Seu
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