La coppa Italia tinta di azzurro brilla nel cielo di Roma e il pensiero vola ai tanti che non ci sono pi¨´: il primo trofeo di questo orribile 2020 ¨¨ vinto meritatamente dal Napoli con le emozioni aggiuntive dei rigori. Poter palpitare per una finale, perfino oltre il 90esimo, ecco ci¨° che conta davvero dopo troppi lutti. Per il vero calcio, invece, rivolgersi altrove: solito ritmo da blanda ripartenza post covid, niente che ricordi minimamente l’ardore di Italia-Germania 4-3, la “partita del secolo” di cui si festeggia il cinquantenario. Eppure si ricorder¨¤ la partita coraggiosa e intelligente degli azzurri fermati nei 90’ solo dalle manone di Buffon. Gigi poi non pu¨° niente ai rigori, mentre la sua Juve pu¨° mangiarsi le mani: spreca subito i primi due con Dybala e Danilo.
4-2 all'olimpico
Un grande Napoli si prende la Coppa ai rigori: Juve tradita da Dybala e Danilo
La squadra di Gattuso gioca meglio nei 90’ ed ¨¨ infallibile dal dischetto: deludente Ronaldo, decisivi gli errori della Joya e del brasiliano
IL DUELLO
¡ªQuesta ¨¨ la prima coppa Italia assegnata senza tifosi, ma con curiosa scenografia da videoclip musicale anni ‘80: tutto ad uso delle tv. In campo, invece, dopo essere stato quasi costretto a vestirsi da centravanti contro il Milan, Cristiano ritorna nelle sue amate terre: dovrebbe planare da sinistra verso il centro, ma non c'¨¨ ancora traccia del vero Ronaldo. Nel ruolo di 9, falso e imprevedibile, c’¨¨ Dybala, mentre dall’altro lato Douglas ingaggia un duello a velocit¨¤ supersoniche con Mario Rui, scelto saggiamente per arginare l’esuberanza brasiliana. Semmai, le novit¨¤ bianconere sono l’insistenza iniziale su Pjanic in regia e la scelta di Cuadrado laterale di difesa. Il colombiano ha il compito di portare la palla dall’altra parte, ma deve anche guardarsi le spalle: Gattuso, infatti, rispolvera il tridente dei tempi belli: Callejon-Insigne-Mertens. Sarri avr¨¤ avuto un fremito della memoria: quel trio lo ha assemblato lui stesso nel lontano 2016 dopo l’infortunio di Milik.
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PRIMO TEMPO
¡ªIl Napoli ¨¨ corto e accorto, “gattusiano” nei generosi recuperi dei suoi attaccanti e nelle linee strettissime che tolgono ossigeno ai bianconeri: soprattutto nel primo tempo, sta raccolto in una ventina di metri e la tattica funziona perch¨¦ cos¨¬ la Juve, pi¨´ manovriera, sbatte sempre contro il muro azzurro. La Juve, invece, ¨¨ “sarrista” solo in potenza: ha l’ambizione di comandare il gioco, ma il pallone viaggia troppo lento. In questo scenario bloccato, solo qualche errore individuale pu¨° aprire le acque, come quello iniziale di Callejon (per una sera con curiosi baffetti da zorro): retropassaggio morbido, Dybala borseggia la palla e Cristiano piazza un destro inoffensivo se paragonato ai suoi standard.
SALTA IL TAPPO
¡ªIl Napoli, invece, per uscire sa come usare le mezzali, pronte a invertirsi e pure a inserirsi: Zielinski, ad esempio, ¨¨ bravo al 24’ a prendersi un fallo in zona pericolosa e dalla punizione seguente nasce un destro magnifico di Insigne che scheggia il palo. E’ l’occasione pi¨´ importante di un primo tempo che sembra per lunghi minuti una partita a scacchi: pesano i ritmi non troppo elevati, fin quando poi salta il tappo. Prima i bianconeri approfittano di un altro errore del Napoli in impostazione, ma Dybala imbecca Ronaldo con un pallone leggermente lungo. E poi, improvvisamente, il Napoli alza i giri e solo l’eterno Buffon salva la Juve: prima su una percussione di Demme e poi su un altro destro insidioso di Insigne. Due parate super e neanche le ultime della serata. Nel complesso, Gattuso sembra aver trovato la via migliore per incartare Sarri: Ringhio sa che ha di fronte una squadra superiore e, con umilt¨¤ e pazienza, sceglie di non scoprirsi. Alla fine sar¨¤ lui a gioire.
LA RIPRESA
¡ªSe Cristiano non ¨¨ ancora Cristiano, questa non ¨¨ nemmeno la partita di Mertens, che ha qualche acciacco fisico ma pure la gioia del rinnovo nel cuore. E allora per sciogliere il torpore nel secondo tempo i due tecnici pescano dalla panchina: inserendo Danilo per il fragile Douglas, Sarri pu¨° avanzare i riccioli di Cuadrado nel tridente; Gattuso rinuncia, invece, a Callejon e Mertens e ridisegna l’attacco con la verve di Politano e i centimetri di Milik. Il polacco sbaglia un rigore in movimento e l’esterno ¨¨ pericoloso di testa, doppia conferma della maggiore pericolosit¨¤ azzurra. Mentre i bianconeri calano come contro il Milan, la squadra di Gattuso appare meno bloccata: man mano che il match va avanti, si fa pi¨´ sbarazzina. E alla fine va a un millimetro dalla vittoria gi¨¤ nel recupero dei tempi regolamentari: Bernardeschi (entrato come mezzala) regala agli avversari il pi¨´ incredibile dei calci d’angolo, su cui Buffon si supera un altro paio di volte. Prima su Maksimovic, poi su Elmas che timbra il palo. Alla fine sono i rigori a decidere il match e il Napoli pu¨° raccogliere quanto seminato: Meret para Dybala, Insigne ¨¨ freddissimo, Danilo sparacchia in tribuna, Politano segna, Bonucci la mette dentro di rabbia, Maksimovic-gol centrale e potente, Ramsey spiazza il portiere e alla fine Milik fa esplodere Napoli. Giusto cos¨¬. Gattuso sta costruendo una creatura interessante, mentre in casa Juve ¨¨ tempo di preoccuparsi: ¨¨ il secondo trofeo stagionale che sfugge, la ripartenza ¨¨ molto pi¨´ complessa di ci¨° che si immaginava.
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