Bianconeri agli ottavi, ma la rete di Fellaini a Old Trafford costringer¨¤ a uno sforzo in pi¨´ con lo Young Boys all'ultima giornata del girone per conservare il primo posto
Dentro a uno stadio commosso che canta il nome di Luca Vialli, la Juve d¨¤ uno scossone alla sua marcia europea: qualificazione agli ottavi, anche se il primo posto passa ancora dall'ultima partita del girone con lo Young Boys. L'1-0 con il Valencia, arrivato senza strafare e con un filo di gas, conferma, per¨°, una delle tante note liete della stagione: i bianconeri si fondano sempre di pi¨´ sulla forza dei due dioscuri davanti. Mandzukic, autore del gol vittoria, ¨¨ forse quello che pi¨´ se la sta spassando in questa nuova era. Sfrutta lo spazio che gli lascia Ronaldo e si gode pure i cross alieni: da uno del fenomeno arriva il tocco croato che consente alla Juve di centrare il primissimo obiettivo stagionale.
impantanati —
Il 4-3-caos, come da definizione allegriana, ¨¨ la nuova tendenza per la stagione autunno-inverno: la Juve di Max si specchia in quei tre davanti e nel loro caos creativo perch¨¦ Dybala, Mandzukic e Cristiano occupano sempre zolle diverse e tolgono riferimenti al Valencia. Marcelino, per¨°, dai suoi pretende ordine e disciplina, cos¨¬ le linee del 4-4-2 sono piuttosto strette, con i terzini bassi Gay¨¤ e Wass schiacciati spesso sui centrali, e Kondogbia uomo d'ordine. Nel primo tempo Ronaldo prende la mira e, come sempre, tenta come un ossesso la conclusione dalla sinistra: ¨¨ pi¨´ pericoloso, invece, nelle volate sulla fascia con le quali attira come magneti almeno due valenciani. Pure Dybala ¨¨ in uno stato psico-fisico di eccellenza: difende palla col coltello e apre il gioco col fioretto. Un suo sinistro dolcissimo ma tagliente, poco dopo il 20esimo, squilibra completamente la difesa attenta dei valenciani: Alex Sandro sbaglier¨¤ il cross, ma ¨¨ un segnale da afferrare. I bianconeri possono costruire cos¨¬, con un palleggio svelto finalizzato all'allargamento delle fitte linee nemiche. A turno, da dietro, anche Bonucci e Pjanic si dilettano in lanci precisi, soprattutto per Matuidi e Alex Sandro. Ma anche Cancelo ha l'argento vivo addosso e, smarcato da Bonucci di tacco, cerca al 41' un esterno destro geniale che esce di poco.
la scossa —
Un controllo sbagliato, un ultimo passaggio infelice, un cross che viene tolto dalla testa di Mandzukic da quel lungagnone di Diakhaby: nel complesso, senza ammazzarsi di fatica e con un ritmo lentino, sembra che la Juve sia sempre l¨¬ per essere pericolosa davvero. Che sia solo una questione di dettagli a impedirle di brindare. Ma alla fine, per¨°, si rischia la beffa perch¨¦ sull'ultimo calcio d'angolo del tempo ¨¨ proprio il lungagnone ad arrampicarsi anticipando Ronaldo: Szczesny risponde con una delle pi¨´ belle parate da quando veste di bianconero e stravince la sfida con Neto tra ex riserve di Buffon. ? una sveglia, un pizzicotto nel costato di Allegri: se non si ritrova un po' di cattiveria, la beffa ¨¨ dietro l'angolo.
la svolta —
Per seminare incertezze nell'ordine valenciano servirebbe qualcuno che salta l'uomo e Max lo mette subito dopo l'intervallo: fuori Alex Sandro e dentro Cuadrado, con slittamento di Cancelo che anche a sinistra dimostra di trovarsi a suo agio. E da una combinazione mancina tutta portoghese salta il tappo del match: Cancelo libera Ronaldo che lavora la palla con il solito gioco di prestigio e taglia un cross radente per il pi¨´ semplice dei tap-in di Mandzukic. In questa epoca "Cristiana" il croato si scopre sempre pi¨´ goleador, sfruttando le attenzioni che le difese avversarie sono costrette a riservare all'alieno. Anche Marcelino fa la sua mossa all'intervallo e toglie il gioiellino Rodrigo, poco pi¨´ che una comparsa fino ad allora, per il francese Gameiro. In realt¨¤ gli spagnoli sussultano solo per un gol annullato per manata dell'onnipresente Diakhaby (ammonito) e sono costretti a cambiare anche la seconda delle due punte: via Santi Mina, dentro Batshuayi. Effetto nullo, qualche mischia appena, anzi a sinistra i bianconeri sfondano ancora e ancora: Neto, ex col dente avvelenato, salva prima su Ronaldo e poi su Mandzukic. Con l'1-0 finale la strada ¨¨ segnata e qua tutti vorrebbero fare un regalo a Gianluca Vialli: renderlo il penultimo capitano ad aver alzato quella coppa.
Filippo Conticello
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