Una rete nel primo tempo della Joya basta a piegare il Manchester United. Red Devils pericolosi in una sola occasione, con il palo del francese a 15' dalla fine. Il resto ¨¨ un dominio
Di solito Old Trafford ¨¨ uno stadio da sedute di laurea e qui, nel teatro dei sogni, la Juventus si ¨¨ messa una corona di alloro in testa. Con qualche apprensione non richiesta nel secondo tempo, ma se l'¨¨ comunque messa: per la Signora un diploma magistrale in Champions League. L'1-0 allo United del vecchio nemico Mou, arrivato con un primo tempo sontuoso e un secondo col fiato pi¨´ corto, ¨¨ il certificato da appendere alla Continassa: dimenticate le apprensioni del passato, contenute le ansie a pochi momenti del match, ¨¨ nata una grande squadra europea. Con un piede agli ottavi dopo il terzo successo su tre nei gironi. Mou, invece, dovr¨¤ sudarsela di pi¨´ e tornare a pensare a come saldare la sua panchina: questo United, costruito a sua immagine e somiglianza, non sembra alla stessa altezza.
Il gol del Paulo Dybala. Lapresse
l'approccio —
Allegri all'inizio ha scelto la coperta calda di un 4-3-3 "mobile": Cuadrado largo a destra e dall'altro lato Matuidi, pronto a stringere in mezzo quando il colombiano avanza sulla linea di Cristiano e Dybala. Mou, invece, ha piazzato ai lati del bisonte Lukaku tre piccoli diavoli: da destra Rashford, Mata e Martial. Il trio ¨¨ scollato dall'atteso ex Pogba, ma ¨¨ nell'atteggiamento che Jos¨¦ regala pi¨´ di met¨¤ partita al collega italiano: approccio arrendevole, quasi in timida attesa dei palleggiatori bianconeri. Questa Juve, per¨°, ¨¨ una bestia strana, cangiante: tiene il possesso in queste circostanze, ma sa anche ripartire veloce quando serve. Il tridente bianconero mostra frequenze superiori rispetto ai difensori rivali, forse pi¨´ forti fisicamente ma assai meno mobili. Tutte doti che servono per dominare in Europa.
cristianesimo —
Il resto lo fa Ronaldo che attira ogni cosa attorno a s¨¦. Un magnete dentro a Old Trafford: a pochi minuti dall'inizio attrae un invasore, placcato qui un attimo prima di dare il cinque al proprio eroe. Poi si prende una palla sulla destra e, ricordando i tempi in cui faceva l'ala proprio da queste parti, mette in mezzo la palla da cui sgorga l'1-0: Cuadrado ¨¨ fermato a un passo da De Gea e Dybala pu¨° esultare con il sinistro facile. Sta nel Cristianesimo, per¨°, il segreto di tutto: Ronaldo ¨¨ cercato costantemente e ricambia sempre la cortesia, come quando chiude l'uno due con Cancelo e manda il connazionale vicino al 2-0.
cancelo effect —
Proprio il terzino portoghese ¨¨ la bollicina che mancava e che ha cambiato il sapore dei brindisi in questa stagione: un martello costante, soprattutto se Martial non lo segue mezza volta. A Bonucci e Pjanic, registi alternati di questa super Juve, basta alzare la testa e poi la palla finisce oltre la linea di difesa: soprattutto da destra, ma pure da sinistra, il primo tempo ¨¨ un movimento di orchestra. Potrebbero arrivare altri gol con Ronaldo su punizione deviata a fatica da De Gea (decisivo anche sulla ribattuta di Matuidi), e con un altro sinistro liftato di Dybala. Al di l¨¤ di tutto, la sensazione ¨¨ che la Juve abbia trovato finalmente una comoda casa europea: la Champions ¨¨ il nuovo salotto della Signora, ora si sente padrona come fosse in Italia.
paura rossa —
Il secondo tempo di Mou ¨¨ un filo pi¨´ coraggioso, sfruttando anche il leggero calo dei centrocampisti che si erano spolmonati oltre ogni umana possibilit¨¤. Qualche balbettio di Alex Sandro, qualche vecchio problema di posizionamento di Cancelo, il calo di precisione dei passaggi di Pjanic ed ecco che i Diavoli spaventano di pi¨´ grazie al pi¨´ propositivo Pogba. ? lui ad approfittare di una dormita di Bentancur (che fa imbestialire Allegri) nell'occasione pi¨´ grande della partita dei rossi di Manchester: il sinistro schiaffeggia il palo e finisce sulla faccia di Szczesny prima di uscire. Un pericolo che risponde al destro di Ronaldo, meno preciso rispetto al primo tempo. Una resistenza ordinata, con gli ingressi di Bernardeschi, Douglas Costa e Barzagli, consente di portare in porto l'1-0: finisce con Mourinho che risponde agli insulti dei tifosi bianconeri con tre dita. Vecchi rancori italiani, vecchi ricordi del triplete, quella cosa che Max (assieme a Cristiano) stavolta pu¨° prendersi davvero.
Filippo Conticello
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