Tre punti fondamentali per la squadra di Allegri al debutto. Senza CR7, espulso inspiegabilmente dopo 29' dopo un contatto con Murillo, ci pensa Pjanic a regalare la vittoria con due centri dal dischetto. Nel finale, Szczesny para un rigore
Miralem Pjanic festeggiato dai compagni. Getty Images
Chiamatela maledizione spagnola oppure sindrome da rosso in Champions League: cambia la citt¨¤ (da Madrid a Valencia), cambiano gli interpreti (da Buffon a Ronaldo) ma pochi mesi dopo la storia si ripete. La Juventus aveva chiuso la scorsa edizione del torneo con il rosso a Gigi Buffon a casa del Real, a Mestalla la stessa sorte ¨¨ toccata a Cristiano Ronaldo, punito inspiegabilmente con la massima pena al 29' del primo tempo per un colpetto in testa (che al massimo poteva essere da giallo) a Murillo. Cos¨¬ la Signora perde il suo uomo Champions, che lascia in lacrime i compagni, ma non la testa, perch¨¦ anche in inferiorit¨¤ va a vincere 2-0 (doppio Pjanic dal dischetto) mandando un messaggio chiaro e forte alle altre pretendenti al trono: siamo vivi anche senza CR7.
I PRIMI ASSALTI —
La Juventus pre espulsione di Ronaldo aveva avuto tre occasioni limpide: prima Mandzukic (cross di Bernardeschi per Ronaldo, il cui tiro al volo diventa un assist per il croato, che per¨° spara alto), poi Khedira non trova la porta su un'altra bella imbeccata di Bernardeschi (pescato da Ronaldo), infine il doppio miracolo dell'ex Neto, che prima ribatte su Bernardeschi (su suggerimento di Alex Sandro) e un istante dopo su Matuidi. Il Valencia per¨° non sta a guardare e quando riparte ¨¨ pericoloso. Il clima ¨¨ caldo ¨¨ diventa incandescente intorno alla met¨¤, con la clamorosa espulsione. Allegri qualche minuto prima aveva dovuto rinunciare a Khedira per un problema muscolare, sostituito da Emre Can.
ROSSO E LACRIME —
Poi al 29' si consuma il dramma di Cristiano: contatto in area con Murillo, il difensore resta a terra e il portoghese prima gli dice di alzarsi, poi gli mette una mano sulla testa, ma pi¨´ che una tirata di capelli sembra un buffetto. L'arbitro Brych (lo stesso della finale di Cardiff), gli mostra il rosso (il primo della carriera di Ronaldo in Champions) su segnalazione dell'addizionale Fritz (al quale chiede tre volte: "? da rosso?", ricevendo sempre risposta affermativa). Ronaldo si butta a terra disperato, poi esce mentre ripete tra le lacrime "Non ho fatto niente". La decisione dell'arbitro ¨¨ difficile da comprendere.
DOPPIO PENALTY E DOPPIO PJANIC —
Con la Juventus in dieci la partita cambia: il Valencia diventa pi¨´ aggressivo e i bianconeri sono costretti a difendersi. Grande sacrificio da parte di tutti, in pi¨´ Szczesny ci mette i guantoni su un tiro insidioso di Batshuayi. La Signora ¨¨ viva nonostante l'inferiorit¨¤ e lo dimostra a pochi minuti dall'intervallo, con la traversa colpita da Cancelo (dopo aver ciccato il tiro al primo tentativo). Nella stessa azione arrivano il fallo in area di Parejo (ammonito) sul portoghese e il sacrosanto calcio di rigore, trasformato da Pjanic con il destro. Dopo un inizio in salita, la strada della Juventus diventa improvvisamente in discesa, anche per demeriti dei padroni di casa. Oltre a Parejo, anche Murillo decide di dare una mano alla Signora: fallo su Bonucci in area (e giallo per l'ex interista), e altro rigore per i bianconeri, con Pjanic (poco dopo sostituito da Douglas Costa) che lo segna alla stessa maniera del primo. Due a zero dopo 5' e nonostante l'inferiorit¨¤ numerica. Anche il Valencia beneficia di un calcio di rigore nel finale (fallo di Rugani su Gabriel), ma non accorcia le distanze perch¨¦ Szczesny ribatte il rigore tirato da Parejo.
Fabiana Della Valle
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