L'allenatore degli Spurs ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita con i nerazzurri: "Siamo in un periodo no. Gli esclusi? Decisione tecnica"
Mauricio Pochettino in conferenza stampa. Getty
Praticamente, sar¨¤ lui a riaccogliere l’Inter fra le top d’Europa. Maurizio Pochettino ha 46 anni e questa ¨¨ la sua quinta stagione alla guida del Tottenham. In questi anni per lui e per i suoi ragazzi, da Kane ad Alli in gi¨´, non sono mancati pretendenti e possibilit¨¤ di cambiare club, salendo di livello. Hanno sempre scelto di restare, facendo salire di livello gli Spurs, ormai una big del calcio europeo, e una presenza costante in Champions. Certo, l’ultimo ottavo contro la Juve ha confermato che c’¨¨ ancora da fare esperienza, per non sciogliersi sul pi¨´ bello, ma il Tottenham pu¨° restare un modello di crescita, per i nerazzurri che si riaffacciano in Champions.
A casa —
E forse questo non ¨¨ nemmeno il momento peggiore in cui incontrarli, visto che un Pochettino piuttosto “carico” in conferenza stampa annuncia subito che una serie di attesi titolari sono rimasti a Londra: Lloris era previsto, Dele Alli e Moussa Sissoko sono definiti “infortunati”, ma il Tottenham ha lasciato a casa anche Alderweireld e Trippier per “decisione tecnica”. I giornalisti inglesi sobbalzano e chiedono spiegazioni: “Potete cercare cosa significa ‘decisione tecnica’ sul dizionario. Non si possono portare 25 giocatori: 11 vanno in campo e 7 panchina. Credo che voi siate abbastanza intelligenti per capire questa decisione: sono qui da 5 stagioni e non ho mai punito nessuno per una sconfitta. Non c’¨¨ nulla dietro, ma solo che ho deciso di usare altri uomini. Nessuno ¨¨ pi¨´ importante di altri.
Abbiamo un tour de force davanti e abbiamo un piano per far rifiatare tutti”.
NON CONCORRENTI —
Insomma, sarebbe turnover, ma la spiegazione non convince nessuno. Tanto pi¨´ che il clima in casa Spurs ¨¨ piuttosto caldo. E Pochettino fa poco per nasconderlo: “Non credo che al momento siamo dei concorrenti realistici per arrivare in fondo in qualsiasi competizione. Se giocheremo come contro il Watford o contro il Liverpool sar¨¤ impossibile essere competitivi. Bisogna lavorare di pi¨´ e svegliarsi dopo le sconfitte. C’¨¨ tempo e dobbiamo ritrovare il nostro livello migliore. Se chiedete a un tifoso medio se ci credono ora ai trofei, risponderebbero come me. Bisogna guardare la realt¨¤”. Pochettino non si sente favorito nemmeno qui, a San Siro: “Non credo che partiremo davanti, l’Inter ¨¨ una squadra con tanta storia e la societ¨¤ sta facendo molto bene. L’anno scorso ha fatto una grande stagione, ha una bella rosa, un allenatore fantastico. Sar¨¤ una fase a gironi molto complessa, loro sono pi¨´ o meno nella stessa situazione nostra a livello mentale. Entrambe le squadre lotteranno per cambiare direzione”.
ESPERIENZA —
Se i nerazzurri sono “beginners” nel torneo, il tecnico argentino non crede troppo al vantaggio dell’esperienza: “Una mucca pu¨° veder passare un treno alla stessa ora per dieci anni, ma se gli chiedi a che ora passa non lo sa. L’esperienza conta se hai l’intelligenza per imparare. E se ci aggiungi fame, motivazione e voglia di lottare”. Kane, criticato per un breve digiuno di gol (“ma ogni tifoso dovrebbe essergli grato per quello che ha fatto in questi 4 anni”), affronter¨¤ Icardi: “Ma l’Inter ha tante soluzioni e tanti giocatori diversi davanti: Keita, Perisic, Nainggolan, Candreva”. Pochettino poi si sofferma in lodi per il suo rivale: “Sono tante le qualit¨¤ che mi piacciono di Spalletti, ma ¨¨ difficile spiegarle adesso. Ha avuto una carriera fantastica e sar¨° felice di salutarlo e affrontarlo”. Il piacere ¨¨ reciproco, immaginiamo, ma domani sera uno dei due rischia di essere in problemi seri: “Sar¨¤ la stagione pi¨´ dura della mia carriera, lo so”. L’Inter ¨¨ pronta a dargli ragione?
Valerio Clari
© RIPRODUZIONE RISERVATA