Classe 2006, ha esordito in Champions contro il Monaco e ha stregato il tecnico col suo mancino
Il lettino dei massaggi ¨¨ ancora il piano B. Giacomo De Pieri ha gi¨¤ fissato un piano in caso non riuscisse a sfondare nel pallone: diventare osteopata. Per adesso quel pensiero pu¨° rimanere in un angolino della sua testa, quasi nascosto, oscurato dal debutto tra i professionisti in Champions League con la maglia dell'Inter. Inzaghi l¡¯ha buttato nella mischia a un quarto d¡¯ora dalla fine contro il Monaco e lui si ¨¨ fatto notare per un sinistro sopra la traversa all¡¯ultimo minuto. Non male come biglietto da visita, presentato in una notte magica dove l¡¯Inter ha centrato gli ottavi per la quarta volta di fila.
chi ¨¨ de pieri
¡ª ?¡°Sognavo questo giorno fin da bambino¡±, ha commentato De Pieri, 18 anni, visibilmente emozionato. Si ¨¨ presentato in zona mista con gli occhi semi lucidi e un dolcevita nero a collo alto, reso pi¨´ stretto dall¡¯emozione ancora palese. De Pieri ¨¨ un figlio di Interello. Un fantasista mancino che gioca a piede invertito e manda in porta i compagni: quest¡¯anno ha segnato 7 gol e servito 8 assist in tutte le competizioni. L¡¯Inter l¡¯ha portato a Milano a 13 anni dopo averlo notato nella Liventina, squadra di Motta di Livenza, comune di 10mila abitanti in provincia di Treviso. Quando l¡¯hanno visto fare i bagagli i genitori avevano gli occhi commossi. ¡°Eravamo un po' preoccupati, ma l¡¯abbiamo lasciato andare¡±. Inzaghi l¡¯aveva portato in panchina anche contro l¡¯Empoli. Aveva notato il suo mancino in una manciata di allenamenti con i grandi. Dopo averlo visto fare un paio di dribbling si ¨¨ girato verso Farris, il suo vice, e ha detto ¡°dai, aggreghiamolo¡±. ? il secondo ragazzo della Primavera a debuttare dopo Mike Aidoo, terzino a tutta fascia entrato contro l¡¯Udinese in Coppa Italia.
futuro blindato
¡ª ?L¡¯Inter ha gi¨¤ pensato a lui. De Pieri si ¨¨ legato ai nerazzurri per altri cinque anni. Da quando ¨¨ arrivato a Milano convive con l¡¯etichetta di predestinato, cos¨¬ come nelle giovanili azzurre. Un concentrato di finte e dribbling di cui si parla gi¨¤ da un po'. Tradotto: blindato. Insieme a lui firmer¨¤ anche Matteo Lavelli, il numero 9, per tutti ¡°Pocho¡±. Lo stesso soprannome di Lavezzi. Intuibile visto il cognome. Hanno entrambi diciott¡¯anni. Prima il contratto, poi la patente.
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