Adani: "Il City di Pep gioca da Dio, ma questa Inter pu¨° far male a tutti"
C’¨¨ ancora Pep sulla strada dell’Inter. Come nel 2010, l’anno del Triplete, ma stavolta la sfida arriva all’atto finale e con Guardiola sulla panchina del Manchester City. “La squadra che gioca meglio al mondo”, chiarisce subito Lele Adani. E dopo la partitissima di ieri sera contro il Real Madrid, la frase dell’ex difensore, oggi opinionista televisivo e volto della Bobo Tv, ammette poche repliche.
I tifosi dell’Inter devono preoccuparsi?
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“Beh, il giusto. La squadra di Inzaghi arriva pronta all’appuntamento ed ¨¨ migliorata proprio nel momento pi¨´ importante della stagione, grazie anche alla sofferenza dei mesi precedenti. E poi contro le big d’Europa ha gi¨¤ dimostrato di saper giocare grandi partite. Quando l’Inter gioca al suo massimo, come applicazione, forma e attenzione, pu¨° far male a tutti”.
Il City visto ieri come si pu¨° battere?
“Bella domanda... Io credo che l’Inter non potr¨¤ snaturarsi pi¨´ di tanto. Chiaro che il possesso sar¨¤ comprensibilmente pi¨´ appannaggio della squadra di Guardiola, che ti lascia pochissimo, ma nel 2023 non si pu¨° pensare di subire l’avversario e basta. Occorre riuscire, nelle occasioni in cui hai tu la palla, a giocarla con qualit¨¤. E in questo l’Inter ¨¨ brava: come capacit¨¤ di uscite da dietro, pulizia nelle trame, scambi di posizioni e smarcamenti, arrivo a dire che ha qualcosa di “guardoliano”. Nella squadra di Inzaghi ci sono undici “costruttori” e “ricevitori”, partecipano tutti al gioco, esattamente come nel City. Ma mi spingo pi¨´ in l¨¤: sar¨¤ necessario avere qualcosa da 16 giocatori, perch¨¦ il gioco di Guardiola ti sfianca e i cambi saranno necessari per tenere”.
A proposito di Pep, la pressione di dover vincere per forza la Champions dopo anni di tentativi a vuoto pu¨° giocare brutti scherzi? Nel 2021 era favorito in finale col Chelsea e poi...
“Io penso che Guardiola sappia di aver gi¨¤ fatto l’impresa pi¨´ complicata, cio¨¦ vincere (con quella attuale ndr) per 5 volte la Premier League in 7 anni. ? qualcosa di incredibile, che va oltre la vittoria di una Champions. Poi in conferenza Pep ci gioca sulla parola “fallimento”, ma qualcuno pu¨° veramente credere che un Manchester City sconfitto in finale tolga qualcosa al lavoro fatto dal tecnico catalano sino ad adesso?”.
Gli ¨¨ riuscito anche di integrare Haaland...
“Vero. Negli ultimi due mesi il centravanti norvegese partecipa molto di pi¨´ alla manovra della squadra. Pep ha vinto l’ennesima sfida e Haaland ¨¨ diventato un’arma fondamentale nelle (poche) serate in cui il City fatica a fare il solito gioco: il lancio lungo sulla punta ¨¨ una variante aggiunta con l’arrivo di un attaccante cos¨¬”.
Haaland non segna in Champions da due partite, ma soprattutto ieri ¨¨ sembrato pi¨´ un caso che altro... Come si ferma uno cos¨¬?
“Non con un uomo da solo. Acerbi ¨¨ molto bravo nelle letture difensive e ha la totale fiducia di Inzaghi, che gli fa fare quello che vuole pure in impostazione. Come singolo, lui dovr¨¤ essere bravo a “non farsi sentire” da Haaland. Perch¨¦ se il norvegese ti percepisce, sa poi come fregarti con la contromossa. Serve una marcatura varia, non lineare. Con Giroud puoi fare corpo a corpo per 90 minuti, con Haaland no: a volte devi lasciargli il controllo senza cercare l’anticipo, specie quando hai campo alle tue spalle, perch¨¦ nel trattamento palla, pur essendo migliorato decisamente con Pep, ¨¨ lineare. Bisogner¨¤ poi che il mediano davanti alla difesa, che sia Calhanoglu o Brozovovic, aiuti nello sporcare le imbucate di De Bruyne e compagni, magari indirizzando il passaggio in un certo modo”.
Ovviamente il City non ¨¨ solo Haaland...
“No, ha 16-17 giocatori straordinari che conoscono lo spartito a menadito. Gli unici a cui Guardiola non rinuncia mai sono Rodri e il norvegese. Ma a determinare la scelta migliore sono le pause di Bernardo Silva e Gundogan. Il City ha la consapevolezza di avere un numero incredibili di varianti, per questo ¨¨ sempre complicato da affrontare per tutti”.
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