l'analisi
Torna la Champions, il borsino delle italiane: Inter da finale, per Lazio e Napoli invece...
Figurarsi se qualcuno avrebbe mai immaginato lĄŻInter in finale di Champions un anno fa. Sono i Ą°dettagliĄą di Mourinho. Un sorteggio non impossibile, una gran parata, e la linea precaria dellĄŻequilibrio si sposta allĄŻimprovviso. I dettagli si ripetono, per¨° i valori restano. LĄŻInter non ¨¨ pi¨´ unĄŻoutsider. Superiori sembrano soltanto City e Real Madrid. Il Bayern ¨¨ discontinuo, il Psg inaffidabile, il Barcellona pare nel caos. LĄŻInter intanto ritrova lĄŻAtletico, lĄŻesame pi¨´ complicato: se lo supera aumenta unĄŻautostima gi¨¤ prepotente. Le altre due italiane, Napoli e Lazio sfavorite contro Barcellona e Bayern. Ma i dettagli, appunto, non possono essere sottovalutati. Da qui alla finale di Wembley.
le 6 sfide
ĄŞ ?Sei match Ą°chiusiĄą.? E due in bilico. City, Psg, Real Madrid, Borussia, Arsenal, Bayern, pi¨´ Inter che Atletico, pi¨´ Bar?a del Napoli. La lista per gli ottavi ¨¨ prevedibile. Il tabellone tennistico entrer¨¤ con la nuova Champions, ma anche questo non scherza per incroci ben disegnati. Tranne due casi: Inter-Atletico e Napoli-Barcellona. Non si vede come la rivelazione Copenaghen possa opporsi al City. Improbabile che il Lipsia sbarri la strada al Madrid. Solo in teoria la bella Real Sociedad dei gruppi pu¨° far del male al Psg. LĄŻArsenal che contende la Premier a Guardiola e Klopp avr¨¤ la meglio sul Porto meno resiliente del passato. Infine il Borussia: in Bundesliga insegue ma ha unĄŻanima da coppe che manca al Psv dominatore in Olanda. Per¨° una sorpresa, da statistica, cĄŻ¨¨ sempre.
le italiane
ĄŞ ?E la sorpresa si spera coinvolga le italiane. Semplice da dire: Inter pi¨´ forte sullĄŻAtletico, Napoli sotto il Bar?a, Lazio da missione impossibile col Bayern. Si comincia con Sarri contro Tuchel nel momento migliore: dopo la sosta invernale, i tedeschi sono caduti con il Werder, che non vale la Lazio, e sabato il Leverkusen, ko terribile. La leadership in Bundesliga ¨¨ stata messa in discussione dal Borussia lĄŻanno scorso e ora sembra persa. CĄŻ¨¨ una corrente anti Tuchel. La Lazio pu¨° puntare sullĄŻaspetto psicologico, non avendo niente da perdere. Meno rassicurante la situazione del Napoli: quello di Spalletti non esiste pi¨´, da Garcia a Mazzari non ¨¨ cambiato molto se non il sistema tattico, e lĄŻunica cosa positiva ¨¨ stata trovare un Barcellona in uno dei momenti pi¨´ delicati della sua storia. Xavi ha dato le dimissioni a tempo e il Camp Nou ¨¨ un cantiere. Ma servono svolta e scelte definitive. LĄŻInter ¨¨ la squadra cresciuta di pi¨´ con lĄŻArsenal, ha la consapevolezza di essere pi¨´ forte, resistere al City ha fatto scattare la molla. Pochi per¨° conoscono i meccanismi nerazzurri come Simeone: se Morata ¨¨ out, sar¨¤ altra vita.
i tecnici
ĄŞ ?Se Inter e Arsenal sono tornate al vertice ¨¨ anche grazie ai tecnici. Arteta era un predestinato, ora sembra aver acquistato concretezza (e ha una grande squadra). Inzaghi ¨¨ un altro. SĄŻ¨¨ liberato di integralismi. Ha avuto il coraggio di affidarsi alla manovra tecnica, senza rinunciare alla componente fisica. Fa crescere i giocatori. LĄŻInter ¨¨ un macigno difficile da spostare anche per Guardiola. E il 3-5-2, a confermare la teoria che cĄŻ¨¨ vita oltre i numeri, ¨¨ diventato offensivo e dominante territorialmente. Inzaghi e Arteta lanciano la sfida ai mostri Guardiola (3 successi) e Ancelotti (4), il poeta e il contadino del calcio moderno, espressione per definire il loro genio cos¨Ź lontano e vincente. In ribasso le quotazioni di Tuchel e Luis Enrique (Psg).
le stelle
ĄŞ ?Champions storica perch¨Ś ultima con i gruppi e perch¨Ś non ci sono Messi e CR7. Doveva essere Haaland contro Mbapp¨Ś ma ¨¨ stata la stagione di Bellingham, fenomeno che sfugge a classificazioni tecnico tattiche: non ¨¨ un 7 diventato 9, un 10 maradoniano, ¨¨ un tuttocampista che combina tecnica e fisico come forse soltanto Cruijff e Zidane (su questi livelli). NellĄŻanno pari la consacrazione passa per Champions ed Europeo. Attenti a quei tre, presumibile futura santissima trinit¨¤ del nuovo pallone, insidiati da De Bruyne, Vinicius e Kane. Noi rispondiamo con Lautaro, Thuram, Calhanoglu, Osimhen, Kvara e Luis Alberto. E i giochi non sono ancora fatti.
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