Dopo l’eliminazione agli ottavi contro il Manchester United nel mirino della stampa e dei tifosi ci sono il tecnico, tanti giocatori e tutta la dirigenza. Per il terzo anno di fila addio al torneo ancora agli ottavi
E adesso, tutti colpevoli. Non solo Buffon, per il suo errore che ha lasciato aperto il varco alla qualificazione degli inglesi. Non solo Tuchel che ¨¨ andato in campo con ben cinque difensori dal 1’, per poi ammettere in modo disarmante di non aver capito il perch¨¦ della sconfitta. Ma anche e soprattutto la dirigenza sportiva che ha certo portato Neymar e Mbapp¨¦ a Parigi, ma poi ha collezionato flop, e messo fuori rosa Rabiot. E cos¨¬, l’uscita di scena per il terzo anno consecutivo agli ottavi, dopo quattro stagioni vissute almeno fino ai quarti, apre un processo inevitabile in casa del Psg. Sotto lo sguardo attento dell’emiro del Qatar, ieri in tribuna, per assistere dal vivo all’ennesimo disastro. Mentre Solskjaer festeggiava posando anche con Sir Alex Ferguson.
STRATEGIE —
Il giorno dopo, paga innanzitutto Buffon: 2 in pagella dell’Equipe, 3 sul Parisien. Un punto in pi¨´, nella versione italiana dei voti. Ma non ¨¨ tutto imputabile all’italiano, in una partita compromessa innanzitutto dal primo regalo di Kehrer dopo soli 2’. Gara che Tuchel ha affrontato con i difensori Alves e Marquinhos a centrocampo in pi¨´ della linea di retroguardia a quattro. Non proprio un inno all’offensivismo che poi con il tedesco si traduce in una strategia contropiedista. Difficile da applicare quando di fronte ti ritrovi una squadra ordinata in un 4-4-2, irreprensibile dal primo all’ultimo minuto. E che al rigore del 94’ ci ¨¨ arrivata anche con la freschezza garantita dai ragazzini del centro di formazione che Solskjaer ha inserito, facendo di necessit¨¤ virt¨´. Mentre il Psg ¨¨ crollato anche per sfinimento, fisico e mentale. Come lo stesso Tuchel nel post partita, affrontato con poca lucidit¨¤: "Eravamo i migliori. Se la rigiochiamo cento volte, vinciamo o al massimo pareggiamo. E’ un risultato inspiegabile, ho bisogno di pensarci su".
CATACLISMA —
L’Equipe comunque boccia quasi tutti. In primis Tuchel, 4, ma pure Kehrer, 2; Kimpembe, Alves, Di Maria e Mbapp¨¦ 3. Per il quotidiano sportivo si tratta di un altro “cataclisma”, dopo la “remontada” di due anni fa, subita al Camp Nou: 6-1 dopo il 4-0 interno. Un tonfo “imperdonabile”, per il Parisien che punisce in pagella pure Marquinhos e Verratti (4,5). E Tuchel “che ha un secondo anno di contratto che non sar¨¤ rimesso in discussione, a priori”. Anche se ieri sera, il presidente Al Khelaifi ha preferito prendere tempo: “Ha il mio totale sostegno, ma deve pure lui decidere cosa fare”.
FALLIMENTO —
Toccher¨¤ magari all’emiro intervenire, dopo aver speso oltre 1 miliardo di euro dal 2011 proprio per vincere quanto prima la Champions che ogni anno invece si allontana sempre di pi¨´. E intanto sotto accusa ci finisce il d.s. Antero Henrique: “Questo ¨¨ anche il fallimento suo e del suo vice Maxwell”, aggiunge il Parisien. Troppi gli errori del dirigente portoghese. Dal mancato acquisto di un vero erede di Motta, essendo Paredes “solo un buon giocatorino” come scrive l’Equipe, al rapporto conflittuale con Tuchel che ha destabilizzato l’ambiente. Anche per via della scelta di lasciare fuori Rabiot, solo perch¨¦ non ha rinnovato il contratto in scadenza. E che ieri avrebbe fatto comodo per scardinare il sistema di Solskjaer che con una squadra imbottita di ragazzini ha dato una lezione di realismo a Tuchel, tornando a Manchester con la qualificazione e i complimenti del suo mentore Ferguson.
Alessandro Grandesso
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