L'Arsenal umilia il Psv 7-1! Tris Aston Villa a Bruges, il Lilla ferma il Dortmund

L'Aston Villa vede i quarti dopo quarantadue anni vincendo (1-3) sul campo del Bruges che ha eliminato l'Atalanta nel playoff. L'Arsenal ne fa sette (a uno) in casa del Psv Eindhoven, giustiziere della Juventus. Mentre Borussia Dortmund e Lille pareggiano 1-1 e rimandano il verdetto alla sfida di ritorno in Francia. Questi i risultati dei primi quattro ottavi di finale della Champions League.

Bruges-Aston Villa 1-3

Quarantadue anni dopo, l’Aston Villa vede un posto tra le migliori otto d’Europa. Servirà confermare di poter essere grande anche al Villa Park mercoledì prossimo, ma la squadra di Emery è tornata da Bruges con un autoritario 3-1, conquistato con due gol negli ultimi dieci minuti del match e buono come prezioso vantaggio in vista del ritorno.?I Villans si sono meritati il vantaggio: la partita all’80’ sembrava destinata verso un giusto pareggio, coi campioni del Belgio che con la loro organizzazione di gioco e la bravura nel rispondere con De Cuyper al vantaggio ospite dopo 3’ con Bailey di non aver eliminato l’Atalanta nei playoff solo per un colpo di fortuna o gli errori dell’arbitro. Poi, al minuto 82’ Morgan Rogers ha messo in mezzo un cross da destra che Mechele ha clamorosamente deviato nella propria porta. Sei minuti dopo, l’Aston Villa stava esultando per il 3-1 segnato da Marco Asensio (già 5 gol da quando a gennaio è sbarcato in Inghilterra) trasformando un rigore ingenuo concesso da Tzolis. Il Bruges è clamorosamente imploso quando aveva fatto abbastanza per dimostrare di meritarsi un posto agli ottavi: ha avuto occasioni, le ha sprecate, ha a lungo annullato le idee offensive dell’Aston Villa. Emery però ha una rosa decisamente più profonda e ha anche imparato come usarla: Rashford dall’inizio e Asensio dalla panchina dopo un’ora (per un colpo subito nella sfida di FA Cup di venerdì col Cardiff) danno all’attacco una dimensione nuova, con esperienza e capacità sotto porta che si aggiungono a quelli di Ollie Watkins e Rogers. Sono bastati per vincere in Belgio, per conquistare con merito il primo atto di questi ottavi di finale. E per sognare di tornare ai quarti di quella competizione europea più importante che l’Aston Villa per 42 anni ha guardato in tv.

Psv Eindhoven-Arsenal 1-7?

Esagerato Arsenal. La squadra di Arteta si riscopre grande e capace di fare gol proprio quando ne aveva più bisogno. I Gunners tornano da Eindhoven con un clamoroso 7-1 (nessuna squadra nella storia della Champions aveva mai segnato così tanto in trasferta in una gara ad eliminazione diretta) che ipoteca senza aspettare il ritorno di mercoledì prossimo a Londra il passaggio ai quarti, dove troveranno la vincitrice del derby di Madrid. Il trionfo è più che meritato: dopo due gare senza segnare che hanno compromesso definitivamente la corsa alla Premier, la squadra di Arteta capisce finalmente come essere grande anche senza un centravanti di ruolo e fa a pezzi il Psv, che ai playoff aveva eliminato la Juve. Anche senza le prime 4 scelte in attacco (Saka, Martinelli, Havertz e Jesus, tutti infortunati), l’Arsenal torna ad essere quella cooperativa del gol che nelle ultime due stagioni le ha permesso di tornare tra le grandi del calcio inglese e tra le migliori 8 d’Europa. I 7 gol hanno sei firme diverse, con Martin ?degaard autore di una doppietta (4? e 6? rete, entrambe nella ripresa) e re di una festa a cui partecipano il 17enne Nwaneri (su assist del 18enne Lewis-Skelly, poi rimpiazzato da Calafiori dopo aver rischiato due gialli in 5’) e il centravanti improvvisato Merino tra il 18’ e il 31’; e Trossard per il momentaneo 5-1 a inizio ripresa con le speranze del Psv (che sullo 0-0 aveva colpito una clamorosa traversa) riaccese nel finale del primo tempo da un calcio rigore trasformato da Lang. Al Philips Stadion, dove il Psv ha incassato la sua peggior sconfitta di sempre, si è rivisto il vero Arsenal, quello che un mese fa aveva fatto a pezzi 5-1 il Manchester City all’Emirates e che da allora, decimato in un reparto d’attacco a cui la dirigenza aveva deciso di non mettere mano sul mercato di gennaio, non aveva segnato in tre partite su quattro, facendo venire il dubbio che così i Gunners non potessero rimanere ad alti livelli. Una vittoria così dominante a Eindhoven, la quinta consecutiva in Champions per l’Arsenal (che ha chiuso il girone al terzo posto, a pari punti col Barcellona secondo), ha mostrato invece che la stagione può ancora essere salvata. E che i Gunners, quarti favoriti secondo il super computer Opta, in Europa possono sognare.

Borussia Dortmund-Lilla 1-1

Nell'andata degli ottavi di Champions il Borussia Dortmund, che ha dominato il Lilla nel primo tempo, non va oltre l'1-1 in casa. Troppe le occasioni sprecate dai tedeschi che, dopo essersi portati avanti con Adeyemi al 22', si fanno riprendere dalla rete di Haraldsson al 68'. Da quel momento il Lilla rischia perfino di vincerla. Il Borussia ha terminato la ripresa senza nemmeno tirare in porta. Eppure nel primo quarto d'ora la partita è equilibrata, con la prima vera occasione creata dai padroni di casa: al 10', infatti, Guirassy, dopo una bella imbucata di Gittens, colpisce l'esterno della rete sciupando la prima di una serie di opportunità. Al 22' è Adeyemi a inventarsi il vantaggio con una bella conclusione dal limite dopo che la difesa del Lilla aveva liberato male l'area su azione d'angolo. Al 33' il Dortmund ha l'occasione per il 2-0: su cross di Brandt, però, nessuno riesce a impattare il pallone che era solo da spingere in porta. Poco dopo ci prova Schlotterbeck, ma la sua conclusione esce di poco. Nel secondo tempo il Borussia cala e il Lilla prende campo: David è molto mobile, la difesa del Dortmund non riesce a contenerlo e lui, al 68', trova l'imbucata per Haraldsson che batte Kobel in uscita. Da quel momento succede poco: il Lilla addormenta la gara, cercando, di tanto in tanto, di rendersi pericoloso, stando attento però a non sbilanciarsi. La qualificazione, Borussia e Lilla, se la giocheranno in Francia fra una settimana.