La squadra di Gallardo trionfa vincendo in rimonta grazie alle reti di Pratto, Quintero e Martinez. Di Benedetto l’illusorio vantaggio xeneize, che hanno chiuso in 9 contro 11 per l’espulsione di Barrios e l’infortunio di Gago
L’esultanza al gol di Quintero che ha portato il match sul momentaneo 2-1. Afp
Festa “millonaria” al Santiago Bernabeu. A salire sul trono del Sud America nell’inedita finale giocata a Madrid ¨¨ il River Plate, che gioisce doppiamente per aver fatto suo il Superclasico pi¨´ importante della storia. La partita del secolo, trascinatasi per un mese tra polemiche, incidenti, rinvii e sospensioni fino al clamoroso spostamento transoceanico, ha visto trionfare la squadra di Marcelo Gallardo, capace di piegare gli eterni rivali del Boca in rimonta grazie alle reti degli ex “italiani” Pratto e Quintero. Di Martinez il definitivo 3-1 allo scadere dei supplementari. Il River mette cos¨¬ la quarta Libertadores in bacheca e si guadagna il diritto a giocarsi il Mondiale per Club.
un tempo per parte —
Una volta fischiato l’inizio, com’era prevedibile, hanno prevalso nervosismo e paura. Altissima l’intensit¨¤, molto basso invece il livello tecnico in campo con una lunga serie di stop errati e passaggi fuori misura. Il tutto si ¨¨ tradotto in un gioco raffazzonato e occasioni con il contagocce: due per il Boca nei primi 30’, entrambe con Pablo Perez, e una per il River con Fernandez. Ma la sfida si ¨¨ accesa allo scadere della prima frazione, merito di un letale contropiede innescato magistralmente da Nandez al 44’ e chiuso da Benedetto con un preciso destro a tu per tu con Armani per il vantaggio del Boca, premiato per un primo tempo pi¨´ coraggioso e intraprendente. Veemente la reazione del River nella ripresa, partita con un sinistro insidioso di Fernandez e un rigore negato a Pratto su uscita rovinosa di Andrada. L’ex attaccante del Genoa si ¨¨ per¨° rifatto al 66’ confezionando il pareggio con un destro da centro area dopo un bel triangolo tra Fernandez e Palacios.
magia millonaria —
Poi quasi nulla fino ai supplementari, quando gli Xeneizes sono subito rimasti in inferiorit¨¤ numerica per l’espulsione di Barrios (doppia ammonizione). Da l¨¬ in poi netta la supremazia dei Millonarios, che hanno spinto a testa bassa provandoci due volte con Quintero e con Fernandez. La svolta a undici minuti dalla fine grazie all’ex centrocampista del Pescara, invetatosi un sinistro di rara potenza e precisione dal limite dell’area che non ha lasciato scampo ad Andrada: palla sotto la traversa e ribaltone del River. Da infarto gli ultimi dieci minuti, con Schelotto che ha gettato nella mischia Tevez, il River che ha rischiato il clamoroso autogol con Maidana, il Boca rimasto in 9 per l’infortunio di Gago, il palo scheggiato da Jara al 118’ e il contropiede vincente di Martinez che ha chiuso il discorso facendo esplodere la gioia del popolo millonario.
FESTA E DELIRIO —
Se da un parte non servir¨¤ a cancellare l’onta della retrocessione subita nel 2011, la Libertadores appena sollevata sopra il cielo del Bernabeu (la quarta della storia millonaria) rappresenta la rivincita pi¨´ bella. Perch¨¦ resta il trionfo pi¨´ prestigioso in oltre cent’anni di vita per il club di Nunez nonostante l’indelebile macchia degli eventi che hanno portato la storica sfida lontano dall’Argentina. Dalle prime ore del pomeriggio fino al fischio finale, a dispetto dei timori della vigilia a Madrid si ¨¨ vissuta un’autentica festa sfociata nel delirio del popolo millonario, che ha dato il via alle celebrazioni alla Puerta del Sol in una sorta di filo diretto con Buenos Aires, dove migliaia di tifosi hanno iniziato a riversarsi per fare festa sotto l’Obelisco dipinto coi colori biancorossi del River Plate.
El Pity Martinez esulta dopo aver realizzato il 3-1 finale. Afp
GLORIA E RECORD —
In una Madrid blindata che ha vissuto nell’ansia per una settimana, i tifosi delle due squadre non hanno creato il minimo disordine. La festa finale, per¨°, ¨¨ stata solo per il popolo millonario, che ha potuto sfogare la gioia strozzata durante settimane di polemiche e portare idealmente in trionfo il “Muneco” Gallardo, il tecnico pi¨´ vincente nella storia del club con 9 titoli, capace di bissare il successo del 2015. Adesso il River Plate si preparer¨¤ a dare l’assalto al Mondiale per Club di Abu Dhabi, dove debutter¨¤ il 18 dicembre.
Adriano Seu
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