"La guerra finir¨¤, ma i rapporti umani resteranno. E, per quanto riguarda quelli, non sar¨¤ possibile tornare indietro". Dopo i messaggi indirizzatigli nelle scorse ore dai colleghi ucraini, l’attaccante della Russia Artem Dzyuba si ¨¨ sfogato sul suo canale Instagram, commentando gli eventi degli ultimi giorni per mezzo di un lungo post.
POLEMICA SOCIAL
La guerra (di parole) dilaga anche tra i calciatori: che bordate tra Dzyuba, Mikolenko e Yarmolenko
Ai giocatori ucraini che chiedevano ai russi una presa di posizione, risponde il giocatore dello Zenit: "Facile parlare col culo sul divano in una villa inglese"
"Non era mia intenzione commentare quanto sta succedendo in Ucraina – ha spiegato il calciatore dello Zenit -. Non ¨¨ una questione di paura: non sono un esperto di politica, non sta a me esprimermi sull’accaduto. Ovviamente, per¨°, ho una mia opinione. Sono contrario a ogni tipo di guerra, ¨¨ una cosa spaventosa. Allo stesso modo, odio anche il razzismo, la discriminazione, l’aggressivit¨¤ e l’odio umano. E non capisco perch¨¦ gli atleti del mio Paese debbano soffrire per questa situazione".
DZYUBA
¡ªDopo le decisioni adottate dalle principali federazioni sportive a livello mondiale, infatti, gli atleti russi e bielorussi sono stati esclusi da tutte le attivit¨¤ internazionali. Le manifestazioni previste all’interno dei confini dei due paesi, invece, sono state annullate. "Perch¨¦, se si dice sempre che lo sport deve rimanere fuori dalla politica, questa regola oggi sembra essere stata cancellata? – ha continuato Dzyuba -. Nei momenti di difficolt¨¤, le persone mostrano la loro essenza, a volte negativa. Ed ¨¨ cos¨¬ che ¨¨ venuta fuori tanta cattiveria, tanta sporcizia, riversata sui russi a prescindere dalle loro idee e dalle loro professioni. Tutto questo crea ancora pi¨´ negativit¨¤. Ricordate: la guerra finir¨¤, ma i rapporti umani rimarranno".
BOTTA E RISPOSTA
¡ªNon ¨¨ mancata, poi, la risposta ai messaggi di Mikolenko e Yarmolenko, che nelle scorse ore avevano chiesto in modo molto aggressivo ai calciatori russi di esprimere la loro opinione. "Mentre tu, bastardo, taci assieme ai tuoi fottuti compagni di squadra, i civili vengono uccisi in Ucraina – il messaggio del primo, terzino sinistro dell’Everton che aveva persino taggato Dzyuba nelle sue stories -. Rimarrai nascosto in un buco per il resto della tua vita e, ancora peggio, per il resto della vita dei tuoi figli. Sono felice che nessuno ve lo perdoner¨¤ mai, bastardi". Yarmolenko, sulla stessa scia, aveva commentato tramite il suo account: "Ho una domanda per i colleghi calciatori russi: perch¨¦ ve ne stati seduti come idioti e non dite niente?". La risposta di Dzyuba non ha tardato ad arrivare, sempre per mezzo del suo ultimo post: "Ad alcuni colleghi che stanno con il culo sul divano di una comoda villa in Inghilterra, voglio dire: non possiamo offenderci per queste cose, bisogna cercare di comprendere gli altri".
© RIPRODUZIONE RISERVATA