Il Milan, Sportiello e quel legame con Pioli nel segno di Astori
Il bottino, considerando l’avversario, non ¨¨ affatto male: sette gol subiti in otto incroci con due vittorie, altrettante sconfitte e quattro pari. Indossando le maglie di Atalanta, Fiorentina e Frosinone. Quando Marco Sportiello si ritrova al cospetto del Diavolo, tutto sommato resta a galla. A maggio del 2018 in realt¨¤ la Viola naufrag¨° cinque a uno a San Siro, ma Marco usc¨¬ per problemi fisici nell’intervallo sul due a uno per i rossoneri.
Segni indelebili
¡ªLa stagione a Firenze da prendere in considerazione ¨¨ quella: 2017-18, ovvero la prima di Pioli sulla panchina toscana (Marco era arrivato a gennaio 2017, come vice di Tatarusanu: nomi che si rincorrono in intrecci particolari). Un’annata segnata dalla tragedia di Davide Astori, che ha lasciato strascichi indelebili nell’anima dell’allenatore e del portiere. Sportiello ¨¨ stato l’ultimo a vedere e a sentire Davide nel ritiro di Udine, la sera prima della partita contro i friulani. Avevano giocato alla playstation, poi Marco gli aveva mandato un messaggio: “Hai dimenticato le scarpe da me”. E Davide: “Grazie, le prendo domattina”. Una mattina che Astori non vide mai, stroncato da un arresto cardio-circolatorio nel suo letto d’hotel, con gli investigatori che vollero sentire anche Sportiello. “Dopo cena Davide ¨¨ venuto nella mia stanza a giocare alla playstation e stava bene. Se n’¨¨ andato alle undici di sera senza le scarpe, gliel’ho scritto” aveva ripercorso, distrutto, il portiere.
Un’altra persona
¡ªUn evento che ha sprofondato nel dramma non solo una citt¨¤, ma tutto il nostro calcio. Un evento dopo il quale chi, come lui, l’ha vissuto in prima persona, non ¨¨ pi¨´ stato lo stesso di prima. E’ anche – ma soprattutto – questo ad accomunare Pioli e Sportiello nell’esperienza fiorentina, poi le strade si sono divise quando Marco ha fatto rientro a Bergamo dopo i diciotto mesi di prestito, dopo la stagione 2017-18 in cui il portiere non depose mai i guanti da titolare, con Dragowski a fargli da dodicesimo (e la Viola capace di inanellare cinque vittorie di fila dopo la scomparsa di Astori). Trentasette presenze stagionali, 38 gol presi, tre sole partite saltate: una in campionato per squalifica e le due in Coppa Italia nel pi¨´ classico dei turnover.
A gennaio
¡ªTornato a Bergamo, ¨¨ andata molto diversamente da come si era immaginato lui che ¨¨ un orgoglioso prodotto del vivaio nerazzurro. Con Gasperini il rapporto – usiamo un eufemismo – non ¨¨ mai decollato e Marco si ¨¨ ritrovato a fare il dodicesimo. Nove presenze nelle ultime due stagioni, all’ombra di Musso. Sportiello ha sempre, legittimamente, coltivato ambizioni da titolare, ma ora che il Milan ¨¨ intenzionato a citofonargli, chiss¨¤. Il contratto con la Dea ¨¨ in scadenza, a gennaio da via Aldo Rossi potranno iniziare a farsi avanti in vista dell’estate e Marco magari avr¨¤ le idee pi¨´ chiare. Anche il Milan, con “Magic” Mike Maignan di mezzo, non gli offre nulla pi¨´ di un ruolo da riservista. Ma in una squadra che lotter¨¤ per lo scudetto e, se tutto filer¨¤ liscio, giocher¨¤ la Champions.
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