Il mercato di gennaio non porta mai grandi sorprese? Balotelli pu¨° raccontare una verit¨¤ opposta: dal gelo col City all'accordo coi rossoneri.
Il mercato invernale ¨¨ una sessione solitamente piuttosto tranquilla, dove vengono effettuate soprattutto operazioni di riparazione. I grandi colpi, quelli da prima pagina, sono riservati al caldo estivo. Nel gennaio 2013 ci ha pensato Mario Balotelli a movimentare quei 31 giorni con il suo ritorno a Milano, nella sponda rossonera questa volta, dopo il suo passato in maglia Inter. Il suo trasferimento al Milan ¨¨ una delle vicende di mercato pi¨´ incredibili da raccontare, ma del resto quando si tratta della carriera di Super Mario ¨¨ quasi impossibile che qualcosa rimanga sotto traccia. Mario, in quel gennaio, rompe con il Manchester City e con l'unica persona che in Inghilterra lo ha sempre protetto, Roberto Mancini. La nostalgia dell'Italia e la voglia di tornare in Serie A si fanno sentire sempre pi¨´. E? cos¨¬ interviene Galliani che lo riporta a casa... il resto ¨¨ storia. Balo is Back.
L'ANTEFATTO
¡ª ?Il Milan affronta i primi mesi della stagione 2012-13 tra mille difficolt¨¤ dopo una rivoluzione estiva importante che ha visto la partenza di leader come Thiago Silva e Ibrahimovic. Insieme a questi ultimi, gli addii di senatori come Nesta, Seedorf, Gattuso e Inzaghi, al termine del campionato precedente, hanno lasciato un vuoto importante all'interno dello spogliatoio rossonero. La squadra fatica a trovare nuovamente equilibrio in campo e il problema principale ¨¨ l'attacco: i nuovi acquisti non riescono a garantire i gol necessari per raggiungere la Champions League, obiettivo minimo per un club di questo blasone. La formazione di Allegri ¨¨ trascinata da Stephan El Shaarawy, in testa alla classifica marcatori per quasi tutto il girone d'andata ma non basta. La dirigenza ¨¨ consapevole che a gennaio deve regalare un nuovo centravanti al tecnico livornese per trovare risultati utili nella seconda parte di stagione.
LA ROTTURA
¡ª ?Se l'annata del Milan non ¨¨ soddisfacente fino a quel momento, quella di Balotelli a Manchester sta andando completamente a rotoli: il talento bresciano ¨¨ sempre pi¨´ isolato all'interno dello spogliatoio a causa delle discussioni con i compagni e tifosi, stanchi di vederlo sulle prime pagine dei tabloid solo per le sue vicende extra campo. L'unico che lo ha sempre difeso contro tutti ¨¨ Roberto Mancini, l'unico che lo ha voluto fortemente al City strappandolo all'Inter. La punta dell'iceberg ¨¨ la rottura tra i due durante un allenamento il 3 gennaio del 2013: vengono diffuse le immagini del tecnico che, molto nervoso, invita Super Mario ad abbandonare il campo dopo un duro tackle a un compagno. Per la societ¨¤ ¨¨ il pretesto ideale per mettere il numero 45 sul mercato e le voci di un suo addio non sono escluse dal suo agente Mino Raiola: "Mario ¨¨ dispiaciuto per quello che ¨¨ successo, ma sono cose che possono capitare. Il suo nervosismo? Non ¨¨ una strategia di mercato, se volesse lasciare la Premier League ci si potrebbe tranquillamente sedere ad un tavolo con la dirigenza del City e gestire la cosa ufficialmente"... le ultime parole famose.
LA TRATTATIVA
¡ª ?Galliani e Raiola sono stati gli artefici dell'approdo di Balotelli al Milan. Il merito per¨° va soprattutto al primo che ¨¨ riuscito a vincere anche le resistenze del presidente Berlusconi che non voleva assolutamente l'operazione col Manchester City. Lo storico dirigente rossonero e l'agente italo-olandese studiano la giusta strategia per trovare un compromesso con lo sceicco Mansour, irrigidito ancora dall'anno precedente dopo il braccio di ferro per Tevez. La chiave ¨¨ stata anche la decisione di Super Mario, su consiglio dei suoi avvocati, di non citare in tribunale il City per una maxi multa ricevuta, un gesto che ha ammorbidito il proprietario del club inglese verso la sua cessione. I rossoneri capiscono che ¨¨ il momento di affondare la trattativa e la coppia Galliani-Raiola riesce a trovare un accordo con i Citizens sulla base di 20 milioni pi¨´ bonus, un capolavoro considerati i 37 richiesti inizialmente. Inutile il tentativo in extremis di inserimento della Juventus di pareggiare l'offerta; alla fine ha prevalso la volont¨¤ di Balotelli di vestire la maglia di cui ¨¨ sempre stato tifoso sin da bambino.
LA PRESENTAZIONE
¡ª ?Il 30 gennaio 2013 Balotelli sbarca a Malpensa in un clima di festa ed entusiasmo, atteso da giornalisti e tantissimi tifosi. Le sue prime parole con la nuova maglia numero 45 e la sciarpa rossonera al collo infiammano subito il derby: "Era da molto tempo che volevo giocare nel Milan, quando c'¨¨ stata la possibilit¨¤ sono subito corso". Emblematico l'episodio durante la presentazione del giorno seguente insieme al dottor Galliani, quando venne ricordata la definizione di "mela marcia" del presidente Berlusconi nei confronti di Super Mario, che ha smentito di averla sentita dall'Inghilterra. Immediata la reazione del dirigente del Diavolo alla domanda in conferenza: "Il Presidente non si ¨¨ scusato. Il Presidente ha precisato di non aver mai detto questa cosa. ? un po' diverso. Le faccia a me delle domande, signora. Vedr¨¤ che le rispondo bene...". Tre giorni dopo Balotelli sigl¨° la prima doppietta con la maglia del Milan al debutto contro l'Udinese, al termine della stagione i suoi 12 gol in 13 partite varranno la qualificazione in Champions League.
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